EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

La Nato addestra i civili ucraini a disinnescare le bombe inesplose

La missione Northern Challenge è operativa da 20 anni
La missione Northern Challenge è operativa da 20 anni Diritti d'autore NATO
Diritti d'autore NATO
Di Shona Murray
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

La missione Northern Challenge, guidata dalla Guardia Costiera islandese, addestra allo smaltimento degli ordigini inesplosi. Alle esercitazioni partecipano quest'anno anche gli ucraini, tra cui i civili arruolati per far fronte all'invasione russa

PUBBLICITÀ

Lo smaltimento degli ordigni esplosivi prevede la localizzazione, l'identificazione, la messa in sicurezza e l'eliminazione di pericolosi residui bellici inesplosi, spesso dislocati in punti strategici, sulla terra o in mare dagli eserciti durante i combattimenti.

La missione a guida islandese

La Northern Challenge è un'esercitazione annuale condotta dalla Guardia Costiera islandese, che quest'anno ha coinvolto 16 Paesi e oltre 400 partecipanti, tra cui il Corpo dei Marines degli Stati Uniti.

"Stiamo cercando di far sperimentare a tutte le squadre di artificieri, nel loro addestramento, scenari reali presenti in tutto il mondo , in modo che possano imparare a operare in modo sicuro e garantire la sicurezza dei loro compagni", dice Thomas Jones, dei Marines statunitensi.

"Molte volte in Iraq o in Afghanistan si trattava di ordigni molto semplici e artigianali, mentre oggi vediamo munizioni convenzionali impiegate in modo improvvisato. La minaccia rimane la stessa, e il modo in cui trattiamo molte di queste cose anche".

"I civili ucraini pensano in modo diverso da noi. Noi ci stiamo addestrando, loro combattono per la loro vita"
Sean Heaton
Comandante della Marina reale del Regno Unito

Civili al fronte

Fra gli ucraini impegnati nella difesa del Paese dall'invasione russa, non ci sono sempre e solo militari professionisti, ma spesso civili reclutati in situazione di emergenza. Per i responsabili dell'addestramento, però, la mancanza di esperienza in prima linea è largamente compensata dalla motivazione di uomini e donne a combattere per la propria vita. Un fattore che in alcuni casi può fare davvero la differenza.

"Ho addestrato molti ucraini negli ultimi 12-18 mesi. Queste persone stanno combattendo per la loro vita, a prescindere da cosa facevano prima", afferma a Euronews Sean Heaton, comandante della Marina reale britannica

"Pensano in modo molto diverso da noi. Noi ci stiamo addestrando a qualcosa, loro combattono per la loro vita. La loro volontà e il loro desiderio di imparare il più rapidamente possibile per tornare a casa e salvare vite umane o respingere l'invasione russa eappresentano l'impulso più forte in assoluto".

Intanto la prossima riunione dei ministri della Difesa dei Paesi della Nato, in programma a Bruxelles, ospiterà il nuovo ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov. La fornitura costante di armamenti rimane la preoccupazione principale per Kiev, soprattutto dopo la decisione degli Stati Uniti, di escludere per il momento nuovi aiuti finanziari all'Ucraina dall'accordo sul budget federale.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

La maggioranza degli ucraini prevede di entrare nell'Ue e nella Nato nel prossimo decennio

Perché il corridoio di Suwałki non preoccupa più la Nato?

Elezioni europee: la campagna di Fratelli d'Italia