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Audizione all'europarlamento, la commissione Ambiente valuta il 'controverso' Wopke Hoekstra

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frame Diritti d'autore Philippe BUISSIN/ European Union 2023 - Source : EP
Diritti d'autore Philippe BUISSIN/ European Union 2023 - Source : EP
Di euronews
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Il 47enne cristiano-democratico dovrebbe sostituire Frans Timmermans; il fatto che abbia lavorato alla Shell non piace a una parte dell'eurocamera e a diverse ong

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L'olandese Wopke Hoekstra, nominato commissario europeo per il Clima,  nell'audizione all'europarlamento, lunedì, ha cercato di convincere gli eurodeputati a dargli il via libera, a due mesi dalla Cop28. 

Il 47enne cristiano-democratico è stato sotto esame di fronte ai membri della commissione Ambiente del parlamento europeo per tre ore.

Ministro delle Finanze e poi degli Affari esteri nel suo Paese, Hoekstra è stato nominato dai Paesi Bassi per sostituire Frans Timmermans, l'architetto del "Green deal", che ha lasciato l'agone politico europeo per partecipare alle elezioni olandesi in autunno.

In un momento in cui le leggi per l'ambiente suscitano crescenti resistenze, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha deciso per Wopke Hoekstra e ha affidato il coordinamento del "Patto verde" al suo vicepresidente, lo slovacco Maros Sefcovic.

Per essere confermati nella posizione, ci vuole però l'esame e il sì dell'eurocamera; si tratta di un voto consultivo ma la Commissione è obbligata a tenerlo in considerazione.

La procedura non è affatto una formalità. Anche perché Wopke Hoekstra presenta un profilo alquanto controverso, visti i due anni in cui ha lavorato alla Shell e il suo lavoro di consulente alla McKinsey. Un cv che ha suscitato le proteste delle ong ambientaliste e l'imbarazzo della sinistra parlamentare.

Wopke Hoekstra ha difeso il suo operato, menzionando ricordando il lancio delle obbligazioni verdi, e ha promesso "continuità" nell'azione climatica dell'Ue, intende essere ancora più ambizioso rivolgendosi a industria e agricoltori.

Dopo l'audizione,  già nella serata di lunedì, la commissione Ambiente ha votato a porte chiuse sulla sua nomina - è necessaria una maggioranza di due terzi per dare l'ok - prima di un voto di conferma da parte di tutti gli eurodeputati giovedì.

Solo il suo partito, il Ppe, ha annunciato apertamente il suo sostegno. Il Ppe è diviso sul sostegno al socialdemocratico Maros Sefcovic che si occuperà dei dossier del "Green deal" e sarà ascoltato dagli eurodeputati questo martedì.

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