L'ex primo ministro belga liberale potrebbe rappresentare la scelta di compromesso fra i due italiani Pittella e Tajani
Guy Verhofstadt è ufficialmente candidato alla presidenza del parlamento europeo. L’ex primo ministro belga, capogruppo dei liberali, potrebbe rappresentare la scelta di compromesso nel complicato gioco di alleanze che incoronerà il successore di Martin Schulz. Non particolarmente amato, Verhofstadt gode però di una solida esperienza europea e una vasta rete.
I due principali oppositori sono italiani: il popolare Antonio Tajani punta su un accordo con il gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. Sulla carta risulterebbe il favorito, ma nulla è scontato, con un Risiko di alleanze che, sommando i voti del suo gruppo a quelli di sinistra unitaria e verdi, vedrebbero il socialista Gianni Pittella testa a testa con Tajani.
L’appuntamento è per il 17 gennaio a Strasburgo, per uno scrutinio che appare quanto mai incerto, con un Verhofstadt, che secondo indiscrezioni potrebbe negoziare con i socialisti il voto al parlamento in cambio della presidenza del consiglio.