In Spagna il museo del Prado di Madrid ha adottato una nuova misura per promuovere l'inclusione sociale, modificando le didascalie dei quadri esposti per eliminare e sostituire le parole offensive e sessiste
Uno dei musei d'arte più rinomati al mondo sta cambiando le descrizioni dei propri dipinti per aumentare l'inclusione e promuovere l'uguaglianza.
Il museo del Prado di Madrid, ha finora modificato le brevi descrizioni che si trovano accanto a otto dipinti attualmente in mostra. Il museo espone circa 1800 opere d'arte e ha per ora controllato 27mila file sul suo sito web.
Parole e termini come "nanismo", "handicap", "moglie di" e "obesità" sono stati eliminati per utilizzare un linguaggio più inclusivo e meno sessista.
Una misura per promuovere il rispetto
Victor Cageao, responsabile della conservazione, ha dichiarato che "il Prado è convinto della necessità di adattarsi ai tempi, di rispettare tutte le persone. Non si tratta di politica, ma di terminologia, linguistica e rispetto per tutti".
Il Parlamento spagnolo ha votato giovedì scorso per emendare la Costituzione per la terza volta, eliminando il termine "handicappato" e sostituendolo con "persona con disabilità".
La modifica della terminologia è stata a lungo richiesta dalla comunità spagnola dei disabili.
L'emendamento all'articolo 49 ha anche aggiunto che "le amministrazioni pubbliche perseguiranno politiche che garantiscano la completa autonomia e l'inclusione sociale delle persone con disabilità".
Il Partito socialista spagnolo al governo e il Partito popolare conservatore all'opposizione hanno concordato la modifica in un raro momento di consenso tra i maggiori partiti politici della nazione europea.
L'emendamento è stato sostenuto anche da tutti gli altri partiti minori rappresentati alla Camera, a eccezione del partito di estrema destra Vox. È passato con un voto di 312 a 32.