Da Londra a Parigi, Amsterdam o Atene, le principali istituzioni culturali riaprono da questa settimana dopo mesi di chiusura a causa della pandemia
Dopo mesi di chiusura, molti dei più grandi musei d'Europa riaprono i battenti per accogliere i visitatori.
A Parigi, i primi fortunati hanno potuto rientrare nel museo più frequentato al mondo, il Louvre, chiuso da più di sei mesi.
La capienza è stata notevolmente ridotta, dando ai visitatori l'opportunità di scoprire i capolavori del museo da soli, o quasi.
Lontano dalle consuete folle, l'occasione è lecita per un tête à tête con la Gioconda.
Anche a Londra riaprono i musei, a cominciare dalla prestigiosa Royal Academy of Arts, con una grande mostra dell'ultima collezione di dipinti dell'artista David Hockney.
Le restrizioni si stanno allentando e la speranza di accogliere una nutrita fetta di pubblico rinasce.
"Uscendo dal blocco - dice Alex Ruger, amministratore delegato della Royal Academy - la primavera simboleggia sempre una nuova vita, la natura che ritorna.
Le immagini di David sono sempre così ottimistiche, colorate e trasudano quello spirito positivo che tutti noi ora vogliamo sentire".
Sino al 26 settembre prossimo, anche ad Amsterdam è primavera: questa settimana, il Museo Nazionale Rijksmuseum apre la mostra denominata "Slavery", schiavitù, una storia dei Paesi Bassi.
L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del re, Guglielmo Alessandro, e una canzone delle Antille olandesi eseguita dai cantanti indigeni Izaline e Roël Calister.
Infine, stesso discorso ad Atene, dove riapre il maestoso Museo dell'Acropoli, con posti a sedere modificati e restrizioni sanitarie adeguate alla situazione.
I turisti non sono ancora tornati in massa, tuttavia la stagione della rinascita è ormai al via e le strade della capitale ellenica stanno gradualmente recuperando il loro splendore.