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Viaggio Xi in Europa: le sfide economiche e le relazioni Ue-Cina

Il Presidente francese Emmanuel Macron e il Presidente cinese Xi Jinping sorseggiano un drink in un ristorante, martedì 7 maggio 2024 al passo del Tourmalet, sui Pirenei.
Il Presidente francese Emmanuel Macron e il Presidente cinese Xi Jinping sorseggiano un drink in un ristorante, martedì 7 maggio 2024 al passo del Tourmalet, sui Pirenei. Diritti d'autore Aurelien Morissard/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Aurelien Morissard/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Eleanor Butler
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Dalla visita europea del presidente cinese Xi Jinping non sono emersi accordi importanti, nonostante gli sforzi per trovare un terreno comune su una serie di argomenti

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Prima della visita del presidente cinese in Serbia e Ungheria, ultima tappa del viaggio in Europa, Xi Jinping si è recato sui Pirenei insieme al presidente francese Emmanuel Macron. Il secondo bilaterale è stata una occasione più informale rispetto al primo tenutosi nella capitale Parigi lunedì 6 maggio. 

I negoziati, a cui ha partecipato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, si sono concentrati soprattutto sulle questioni commerciali, in particolare su quella delle merci cinesi importate in Europa.

La competitività dei prodotti cinesi sul mercato europeo

Lo scorso anno la Commissione europea ha avviato un'indagine sui veicoli elettrici cinesi venduti nell'Ue. L'accusa è di distorcere il mercato unico a causa dei sussidi concessi da Pechino che rendono i prodotti cinesi nettamente più competitivi di quelli europei. 

Dopo i colloqui di lunedì 6 maggio, von der Leyen ha dichiarato che "la Cina continua a sostenere in modo massiccio il suo settore manifatturiero e questo, unito alla domanda interna che non aumenta, non consente al resto del mondo di assorbire il surplus cinese. L'Unione europea non esiterà a prendere decisioni difficili, ma necessarie per proteggere la propria economia e sicurezza".

Il sostegno cinese all'industria francese

Il Presidente Macron ha appoggiato la posizione della Commissione contro il commercio sleale ma rimane diffidente nei confronti di misure di ritorsione.

La Francia ha infatti una serie di industrie che dipendono da acquirenti cinesi, in particolare il settore del brandy e i produttori di cosmetici.

Dopo gli incontri di lunedì, Emmanuel Macron ha ringraziato il presidente cinese Xi Jinping per quello che ha definito un "atteggiamento aperto" riguardo a un'indagine antidumping sul brandy francese aperta dalla Cina. 

Accordi commerciali Cina-Ue

Le aziende francesi e cinesi hanno firmato una serie di accordi, nonostante non ce ne siano stati di importanti. È stata avviata una partnership tra l’azienda di materiali per catodi di litio Xiamen Tungsten New Energy e la società francese Orano, specializzata in combustibili nucleari.

C'è inoltre un'offerta per l'azienda francese Alstom per la costruzione di nuove linee della metropolitana a Pechino e Wuhan; è compreso anche un contributo nella città cinese di Hefei. 

Nonostante Macron abbia parlato della necessità di proteggere gli interessi dell'Europa, la Francia rimane intenzionata a ospitare le fabbriche cinesi di auto elettriche.

"La Francia accoglie con favore tutti i progetti industriali. BYD e l'industria automobilistica cinese sono molto benvenute in Francia", ha affermato il ministro delle Finanze Bruno Le Maire in un incontro con i dirigenti del settore automobilistico

La visita in Serbia e Ungheria

Il viaggio europeo di Xi è proseguito con le visite in Serbia e Ungheria: entrambi gli Stati sono al centro di investimenti cinesi. 

La Cina si è rifiutata di condannare l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, anche se si è astenuta dall'offrire un esplicito sostegno militare. Tuttavia, si teme che le aziende cinesi continuino a vendere alla Russia materiali che possono essere utilizzati per produrre componenti militari. La Serbia e l'Ungheria svolgono un ruolo significativo nell'iniziativa cinese Belt and Road, volta ad espandere la sua influenza globale.

Durante la prossima tappa del suo viaggio, Xi discuterà dei progressi compiuti nel collegamento ferroviario ad alta velocità tra Budapest e Belgrado.

Ciò consentirà al porto greco del Pireo, di proprietà cinese, di diventare un punto di ingresso per le merci cinesi dirette verso l'Europa centrale e orientale.

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