Un altro inchino da parte dei manager di Takata. E ne serviranno ancora molti, di scuse però, per la perdita da 105 milioni di euro registrata l’anno
Un altro inchino da parte dei manager di Takata. E ne serviranno ancora molti, di scuse però, per la perdita da 105 milioni di euro registrata l’anno scorso. A pesare sono i costi per lo scandalo degli airbag difettosi, già costati la vita a 11 persone. E per quello gli inchini non basteranno mai. Il produttore di componentistica giapponese, a cui le autorità stunitensi hanno da poco imposto 40 milioni di nuovi richiami in officina, ha annunciato l’avvio di un processo di ristrutturazione. Tra le ipotesi: la riduzione della divisione che produce dispositivi di gonfiaggio e la vendita di attività.