Ue: 7,4 miliardi per l'Egitto, l'importante è che fermi i migranti. Meloni incontra Al-Sisi

Gli aiuti dell'Ue all'Egitto
Gli aiuti dell'Ue all'Egitto Diritti d'autore European Union, 2024
Diritti d'autore European Union, 2024
Di Euronews
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L'obiettivo è sostenere l'Egitto ed evitare che la pressione economica, i conflitti e il caos nei territori vicini possano spingere più migranti verso le coste europee

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Due canali: il partenariato europeo e il bilaterale Egitto-Italia. Si è concluso l'incontro della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi al Cairo. In primo piano, sul versante italiano, una serie di intese legate al Piano Mattei. Presenti anche la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen e alcuni primi ministri dell’Unione.

"Si tratta di un'iniziativa simile a quella che abbiamo realizzato con la Tunisia: un memorandum d'intesa, che portiamo avanti anche con l'Egitto, e un percorso di  cooperazione bilaterale nell'ambito del Piano Mattei (il piano di Meloni per la cooperazione e lo sviluppo con le nazioni africane, ndr), soprattutto per la collaborazione nei settori agricolo e della formazione, ma firmiamo anche una serie di accordi nei settori della salute, sostegno alle piccole e medie imprese e agli investimenti", ha spiegato la premier Meloni. 

Più di sette miliardi dall'Ue per arginare il fenomeno migratorio

L'Unione europea ha annunciato un pacchetto di aiuti di 7,4 miliardi di euro per l'Egitto. L'obiettivo è sostenere il Paese ed evitare che la pressione economica, i conflitti e il caos nei territori vicini possano spingere più migranti verso le coste europee.

Il pacchetto è stato firmato durante la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dei leader di Italia, Belgio, Austria, Cipro e Grecia. Secondo la missione dell'Ue al Cairo, il dispositivo include sia sovvenzioni che prestiti che saranno erogati durante i prossimi tre anni al Paese più popoloso del mondo arabo.

Le parti dell'accordo hanno promosso la loro cooperazione al livello di un "partenariato strategico e globale", aprendo la strada per espandere la cooperazione Egitto-Ue in vari settori economici e non economici.

Aiuti per rafforzare le frontiere egiziane

L'Unione europea fornirà assistenza al governo egiziano per rafforzare le sue frontiere, in particolare con la Libia, importante punto di transito per i migranti in fuga dalla povertà e dai conflitti in Africa e in Medio Oriente, e sosterrà l'esecutivo del Cairo nell'ospitare i sudanesi fuggiti da quasi un anno di combattimenti tra generali rivali nel loro Paese.

L'Egitto è da decenni un rifugio per i migranti dell'Africa subsahariana che cercano di sfuggire alla guerra o alla povertà. Per alcuni è il Paese più vicino e più facile da raggiungere. Per altri è un punto di transito prima di tentare la pericolosa traversata del Mediterraneo verso l'Europa. In ogni caso, l'intera area si trova ad affrontare le pressioni migratorie, con l'ulteriore minaccia incombente che Ia guerra Israele-Hamas rappresenti un altro problema migratorio.

Il pacchetto ha attirato le critiche delle ong per la situazione dei diritti umani in Egitto. Amnesty International ha denunciato l'accordo e ha esortato i leader europei a non essere complici delle violazioni dei diritti umani.

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