Più di 61 milioni di persone su 85 milioni di abitanti hanno diritto di voto per i membri del Parlamento e per il clero che compone l'Assemblea degli Esperti. Secondo i primi dati solo il 41% ha votato: è record astensionismo
Nell'Iran al voto per le prime elezioni parlamentari dopo le proteste di massa del 2022 per la morte della giovane Mahsa Amini tutto sembra indicare che l'affluenza sarà da record: negativo.
Nonostante l'orario per la chiusura dei seggi è stato esteso di sei rispetto a quanto previsto, solo il 41 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne, segnando il record per astensionismo. Nel 2020 il dato era pari al 42,5 per cento.
Per cosa si vota in Iran
I 61 milioni di elettori iraniani sono chiamati a scegliere tra 15mila candidati per rinnovare i 290 membri del Parlamento e gli 88 membri dell'Assemblea degli esperti, un organo che ha il compito di nominare o eventualmente revocare la Guida suprema del Paese, l'Ayatollah Ali Khamenei.
Proprio la Guida Suprema Khamenei è stato il primo a votare e ha invitato la popolazione a recarsi alle urne delle consultazioni legislative di oggi per "rendere frustrati i nemici" con un'alta affluenza alle urne.
"Sia i nostri amici che le persone interessate alla nazione iraniana, così come i detrattori che sono attratti dai problemi del nostro Paese e della nostra amata nazione da ogni punto di vista, prestano attenzione a queste elezioni. Le persone devono fare felici gli amici e rendere delusi i malvagi", ha riportato l'agenzia di stampa iraniana Mehr citando Khamenei.
Secondo la società di analisi e consulenza statunitense Gallup, il 52 per cento della popolazione non approva la leadership del Paese.