A due anni dall'invasione russa in Ucraina i treni continuano ad essere il mezzo più utilizzato dagli ucraini: nonostante la guerra le ferrovie statali sono diventate fondamentali per l'economia del Paese
La rete ferroviaria ucraina, conosciuta da tutti come Ukrzaliznytsia o semplicemente Uz, è sempre stata motivo di orgoglio per il Paese, anche prima della guerra. La cultura del treno come mezzo di trasporto prediletto è infatti insita nella tradizione sovietica non solo ucraina ma di tutto l'ex blocco.
A due anni dall'invasione russa in Ucraina il treno continua a giocare un ruolo chiave per l'economia nazionale, non solo per i passeggeri e le merci ma anche per il trasporto della logistica militare.
L'importanza dei treni ucraini: da mezzo di evacuazione a pilastro dell'economia
Tra le cause del conflitto armato in Ucraina anche l'immediata chiusura dello spazio aereo e la conseguente necessità di utilizzare le ferrovie come principale mezzo di trasporto in un Paese che si estende per circa 603.549 chilometri (la lunghezza da ovest ad est è di circa 1.316 chilometri, da nord a sud di 740 chilometri).
Dall'inizio della guerra le ferrovie di Kiev non hanno mai smesso di funzionare e il numero di passeggeri è tornato ai livelli pre-invasione, con 24,9 milioni nel 2023. Le previsioni per il 2024 sono in crescita con 27,5 milioni di passeggeri. A due anni dall'invasione le ferrovie non sono solo più un mezzo di evacuazione per lasciare il Paese, ma uno dei pilastri dell'economia.
I viaggi in treno in Ucraina dei leader mondiali
Da Joe Biden a Giorgia Meloni passando per Ursula von der Leyen e Fumio Kishida, dal 2022 sono stati tanti i leader europei e mondiali ad aver raggiunto l'Ucraina in treno.
Nell'album della storia recente lo scatto che ritrae insieme Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz proprio a bordo di un treno ucraino verso Kiev.