Il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, si è assunto piena responsabilità della riservatezza sul suo intervento chirurgico. Sarebbe ancora ricoverato all'ospedale militare Washington. Biden e la Casa Bianca lo hanno saputo a distanza di giorni
Negli Stati Uniti monta la polemica sul fatto che l'amministrazione democratica, e addirittura il presidente Joe Biden, siano stati tenuti all'oscuro per giorni del ricovero del segretario alla Difesa, Lloyd Austin.
Austin, 70 anni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico il 22 dicembre ed è stato dimesso, ma è stato ricoverato di nuovo nella terapia intensiva del Walter Reed Army Medical Center di Washington l'1 gennaio, quando ha avvertito forti dolori.
Lo ha reso noto venerdì il Pentagono, aggiungendo domenica altri dettagli. Il portavoce militare Patrick Ryder non ha precisato tuttavia il tipo di intervento e l'urgenza che ha costretto il segretario alla Difesa a una nuova degenza in ospedale.
Inizialmente, Austin ha spiegato la mancata informazione sulle proprie condizioni di salute con la banalità dell'intervento programmato. Sabato scorso, il segretario alla Difesa ha pubblicato un comunicato, in cui si è assunto la piena responsabilità di non avere divulgato informazioni sull'intervento.
Dal suo tour diplomatico in Medio Oriente il segretario di Stato, Antony Blinken, ha commentato di "non sapere dei problemi di salute del segretario Austin".
Si ritiene che Austin sia ancora in ospedale, ma un portavoce del Dipartimento della Difesa citato dall'agenzia France Press ha detto che il segretario ha ripreso a svolgere le sue funzioni venerdì.
La Casa Bianca ha saputo del nuovo ricovero solo il 4 gennaio, secondo la Bbc, ma ha rinnovato in una nota la fiducia a Lloyd Austin augurandogli un pronto ritorno al Pentagono.
Tale segretezza sull'impedimento del responsabile della Difesa americana, in un momento di gravi crisi internazionali, ha allarmato il Congresso e gli americani ed è contraria alla trasparenza tradizionalmente richiesta negli Stati Uniti agli alti funzionari governativi circa la loro salute.