Energia: in Germania l'ultimo inverno delle centrali a carbone

Per il secondo anno consecutivo la Germania ha riaperto alcune centrali a carbone
Per il secondo anno consecutivo la Germania ha riaperto alcune centrali a carbone Diritti d'autore Michael Probst/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
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Di Maria Michela D'Alessandro
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Dopo l'invasione russa in Ucraina la Germania ha deciso di riaprire alcune centrali a carbone per essere indipendente dal gas russo. Ma senza le critiche degli ambientalisti

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La decisione del governo tedesco di tenere aperte le centrali elettriche a carbone di lignite per un'altra stagione era arrivata lo scorso ottobre con l'inverno alle porte. Il motivo principale di mantenerle in funzione già nel 2022 era quello di far fronte alle interruzioni delle forniture di gas proveniente dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina

La riserva di approvvigionamento sarà riattivata per risparmiare gas nella produzione di elettricità ed evitare così colli di bottiglia nell’approvvigionamento di gas nel periodo di riscaldamento 2023/2024
Governo tedesco

Con un unico scopo: tenere il gas fuori dal mercato energetico nei momenti di picco della domanda in modo da mantenere bassi i prezzi. 

Tra le centrali a carbone in disuso e riattivate per la stagione invernale in corso, ci sono i reattori a lignite di Jaenschwalde appartenente all'azienda Leag e di Niederaussem della Nrw, nel 2021 inserite dalla ong britannica Ember al sesto e al terzo posto tra le più inquinanti d'Europa per le loro enormi emissioni di Co2.

I dubbi degli ambientalisti e la sfida delle energie rinnovabili

Nonostante l'obiettivo di non essere più dipendenti dal gas russo, preoccupano le conseguenze per l'ambiente: il carbone è infatti il combustibile fossile più inquinante ed è responsabile di oltre il 45 per cento delle emissioni di gas serra provenienti dai processi di combustione a livello mondiale.

Eppure, secondo i dati forniti dall’Ufficio federale di statistica Destatis, in Germania la produzione da fonti di energia rinnovabile è aumentata esponenzialmente, raggiungendo il 60 per cento del mix energetico nazionale. Nel terzo trimestre del 2023 la produzione di elettricità da fonti di energia rinnovabile nel Paese è infatti cresciuta dell’8,1 per cento, raggiungendo il 60,2 per cento della produzione totale di energia. Destatis ha però evidenziato che mentre la produzione nazionale cresce, le importazioni di elettricità sono aumentate del 78,6 per cento.

Stop al carbone nel 2024

Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia e della Protezione del clima tedesco Robert Habeck lo scorso ottobre, le centrali elettriche a carbone tedesche verranno però spente nel 2024, non appena saranno pronti i terminali per il gas naturale liquefatto (Gnl) in costruzione nel Paese.

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