Con il conflitto in Ucraina è salito il costo di energia e dunque la richiesta di riscaldare casa con le biomasse. In Spagna si è registrato un +20% nel giro d'affari legato ai camini. Il Natale e il ricordo di Mary Poppins fanno il resto
Il vecchio mestiere di spazzacamino, immortalato dal film Mary Poppins e dall'interpretazione di Dick Van Dyke, è tornato con prepotenza nel XXI secolo.
Lo spagnolo Angel Vilches ha lasciato il lavoro durante la pandemia per diventare "Mister Black". Da allora, alla sua azienda di pulizia di caminetti non sono mai mancate le chiamate.
"Quando arriva il freddo, arriva anche un picco enorme di telefonate. Riusciamo a malapena a stare dietro agli appuntamenti" spiega Vilches, durante un intervento in un elegante appartamento di Madrid.
"Rimane però la percezione del passato, grazie a quel famoso film, che lo spazzacamino sia qualcuno che si arrampica in cima a un tetto e spinge giù qualcosa dall'alto. Questo non esiste più oggi", prosegue Vilches, infilando con un altro operatore una telecamera di Euronews nella canna fumaria.
Quanti spazzacamini ci sono ancora
Vent'anni fa in Spagna era presente una dozzina di aziende nel settore. Oggi sono circa 200, di cui una cinquantina creata negli ultimi quattro anni.
Per "Mister Black" è dovuto all'incremento dell'uso di biocarburanti, poiché il camino da puro intrattenimento delle domeniche d'inverno e del periodo natalizio si è trasformato in un modo economico di riscaldare la casa, dopo l'aumento del costo del gas naturale causato dal conflitto in Ucraina.
Il business delle caldaie a biomassa, come caminetti e cucine a pellet, è cresciuto in Spagna di oltre il 30% dopo la pandemia. Si stima che gli spazzacamini in attività siano circa mille, anche se molti non sono certificati.
"Le persone sono più consapevoli dell'ambiente e della necessità di non consumare combustibili fossili. E si orienta sempre più verso l'elettricità pura, pannelli solari o biomasse" ha commentato Ignacio Lamelas, direttore dell'azienda Calor.