Netanyahu: "Il nostro obiettivo non è occupare Gaza"

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è ormai catastrofica
La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è ormai catastrofica Diritti d'autore Fatima Shbair/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Andrea Barolini
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In un'intervista all'emittente americana Fox, il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che il suo obiettivo non è quello di governare la Striscia di Gaza

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"Non cerchiamo di conquistare Gaza. Non cerchiamo di occupare Gaza e non cerchiamo di governare Gaza. Dovremo trovare un esecutivo, un governo civile che sarà lì". A dichiararlo è stato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in un'intervista concessa a Fox News. "Ciò che è necessario è che Gaza sia smilitarizzata, deradicalizzata e ricostruita", ha aggiunto.

Dopo giorni di richieste incessanti, Israele accetta di effettuare delle pause umanitarie

Le precisazioni del capo del governo di Tel Aviv sono giunte dopo che l'esercito della nazione ebraica ha accettato di effettuare delle pause umanitarie quotidiane nelle sue azioni militari, che possano consentire da un lato di far arrivare aiuti alla popolazione civile, ormai allo stremo, dall'altro di consentire alle persone che possono farlo di tentare di spostarsi in altre aree della Striscia, al fine di trovare un riparo. Le tregue dovrebbero essere quotidiane e durare quattro ore.

La situazione, tuttavia, resta estremamente tesa. Non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania, dove le forze israeliane hanno effettuato bombardamenti durati diverse ore. Colpita in particolare la città di Jenin, con almeno 14 palestinesi uccisi e 20 feriti. I media, citando i dati delle Nazioni Unite, affermano che si è trattato del raid che ha comportato più vittime dal 2005.

Hamas libererà due ostaggi "per motivi umanitari"

Nel frattempo, unrappresentante delle Brigate Al-Quds ha annunciato di essere pronto a rilasciare due ostaggi israeliani: si tratta di una donna di 77 anni e di un ragazzo di 12 anni. Il portavoce ha affermato che verranno liberati "per motivi umanitari", poiché i sequestratori non sono in grado di fornire loro "assistenza sanitaria a causa della mancanza di medicine, carburante, elettricità e di tutti i beni necessari alla vita". Lo stesso rappresentante del braccio armato di Hamas non ha tuttavia specificato modalità e tempi del rilascio dei due ostaggi. 

Nella serata di giovedì 9 novembre, inoltre, i ribelli Houthi dello Yemen hanno affermato di aver lanciato una serie di missili balistici verso il sud di Israele, in particolare verso il porto di Eilat sul Mar Rosso. Gli Houthi affermano che i missili hanno colpito i loro obiettivi, "nonostante Israele mantenga il segreto".

Tel Aviv, nei giorni precedenti, aveva ammesso di aver intercettato alcuni razzi provenienti dallo Yemen. In un caso, sarebbe stato colpito un missile ipersonico grazia al sistema di difesa "Arrow", che avrebbe effettuato la prima intercettazione al di fuori dell'atmosfera terrestre, lo scorso 31 ottobre.

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