Il Segretario di Stato americano ha incontrato Netanyahu e Herzog e ha chiesto protezione per i civili coinvolti, loro malgrado, nelle operazioni di Hamas. "Nessun Paese può tollerare un massacro di innocenti come quello avvenuto il 7 ottobre", ha aggiunto Blinken
In Israele per la terza volta dall'inizio della guerra, Antony Blinken è alla ricerca di soluzioni per evitare che il conflitto in Medio Oriente si intensifichi e si estenda ad altre regioni.
Il Segretario di Stato americano ha confermato il "sostegno incondizionato" degli Stati Uniti a Israele. "Perché nessun Paese può tollerare un massacro di innocenti come quello avvenuto il 7 ottobre", ha spiegato Blinken.
A Tel Aviv, Blinken ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog e il primo ministro Benjamin Netanyahu.
"Diritto e dovere di difendersi"
"Noi siamo fermamente a favore della tesi secondo cui Israele non ha solo il diritto, ma anche l'obbligo di difendersi e di fare tutto il possibile per garantire che questo 7 ottobre non si ripeta mai più", ha dichiarato Blinken.
"È molto importante che, quando si tratta della protezione dei civili che sono coinvolti nel fuoco incrociato provocato da Hamas, sia fatto tutto il possibile per proteggerli e per portare assistenza a coloro che ne hanno così disperatamente bisogno”, ha aggiunto il Segretario di Stato americano.
"Pause umanitarie", non un cessate il fuoco
Il presidente americano Joe Biden ha ribadito la richiesta di “pause umanitarie” nel conflitto per consentire l’evacuazione dei civili, in particolare quelli feriti dalla Striscia di Gaza, ma ha fatto intendere di essere contrario al cessate il fuoco, chiesto a gran voce dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.