Le Forze israeliane riferiscono l'uccisione di quattro membri di spicco di Hamas
Carri armati israeliani avanzano ai margini di Gaza City, hanno detto testimoni, mentre s'intensifica la guerra contro Hamas con l'ufficializzazione dell'uccisione di dozzine di militanti in centinaia di attacchi.
Le Forze israeliane hanno dichiarato di aver ucciso quattro membri di spicco di Hamas, tra cui un comandante delle Forze navali.
Inoltre, un palestinese di 23 anni è morto a Ramallah, dopo essere stato colpito da colpi d'arma da fuoco giorni fa.
"Le Forze di occupazione di Gerusalemme continuano deliberatamente a lanciare razzi direttamente vicino all'ospedale al-Quds di Gaza per costringere il personalemedico, gli sfollati e i pazienti ad evacuare l'ospedale.
Sono stati causati danni significativi ai reparti ospedalieri, mentre residenti e pazienti sono ormai allo stremo", fa sapere Mezzaluna Rossa.
Nell'ospedale Al-Quds 14mila civili
Nella struttura sanitaria sono presenti più di 400 pazienti, molti dei quali in terapia intensiva.
Secondo la stessa Mezzaluna Rossa, evacuarli significherebbe ucciderli: al contempo, nell'ospedale si sono rifugiati più di 14mila civili, nel tentativo di evitare i bombardamenti incessanti.
Nonostante gli appelli internazionali al rispetto del diritto internazionale umanitario, la situazione della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza continua ad essere drammatica.
I centri di distribuzione di aiuti umanitari dell'Onu sono stati presi d'assalto da persone affamate: una situazione che ha spinto le Nazioni Unite a lanciare l'allarme: "Migliaia di persone sono entrate in diversi magazzini e centri di distribuzione dell'Unrwa nella Striscia di Gaza centrale e meridionale.
Si tratta di un segnale preoccupante che indica come l'ordine pubblico stia iniziando a vacillare, a tre settimane dall'inizio della guerra e dopo un duro assedio".
Guterres: "Situazione sempre più disperata"
Dal valico di Rafah - tra l'Egitto e Gaza - sinora sono stati appena 80 i camion di aiuti entrati nell'enclave palestinese.
"Pochissimi rifornimenti, processi lenti, ispezioni rigorose, forniture che non soddisfano i requisiti dell'Onu e delle altre organizzazioni umanitarie, e soprattutto il divieto sull'ingresso di carburante sono gli ingredienti di un fallimento", ha denunciato il dirigente dell'Unrwa, Thomas White.
La situazione, ha sintetizzato lo stesso segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, sta "diventando sempre più disperata, di ora in ora".
Israele continua tuttavia a rifiutare l'ipotesi di un cessate il fuoco.