La sessione del parlamento armeno è stata trasmessa in diretta dai media locali
Il parlamento armeno ha ratificato lo Statuto di Roma, il trattato che istituisce la Corte penale internazionale (Cpi).
La sessione parlamentare è stata trasmessa in diretta dai media locali.
"Sessanta deputati hanno votato a favore della ratifica, 20 contro. La decisione è stata presa", ha annunciato il presidente del parlamento, Alen Simonyan.
Il voto ha sollevato le critiche di Mosca, tradizionale alleato di Erevan, con cui le relazioni si sono ultimamente inasprite.
La Russia non vede di buon occhio l'adesione alla Cpi anche per via del mandato di arresto spiccato contro il presidente Vladimir Putin spiccato dalla stessa Corte in primavera.
Un voto che conta in Armenia
Eghiche Kirakosian, funzionario armeno responsabile per gli Affari di giustizia internazionale, prima del voto commentava che l'adesione alla Cpi "crea ulteriori garanzie per l'Armenia" contro l'Azerbaigian, che ha appena ottenuto una fulminea vittoria militare, ponendo fine al separatismo armeno del Nagorno-Karabakh.
La ratifica garantirebbe "ci garantirebbe nel caso di una eventuale invasione dell'Armeniail caso ricadrebbe sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale", il che pensiamo possa avere un "effetto deterrente", ha sottolineato ancora Kirakosian.
Giovedì scorso il Cremlino aveva giudicato "estremamente ostile" il solo fatto di prendere in considerazione l'adesione.
"Speriamo ovviamente che queste decisioni non abbiano un impatto negativo sulle nostre relazioni bilaterali", aveva aggiunto il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov.