Il Pontefice lancia un altro appello a non restare indifferenti alle persone in difficoltà e agli "scarti" della modernità. E richiama Parigi sull'eutanasia: "Pensare ai bambini non nati in nome di un falso diritto al progresso"
PUBBLICITÀ"L'Europa non si ammali di cinismo, disincanto, rassegnazione e incertezza". Il monito di Papa Francesco durante l'omelia della messa celebrata allo stadio Vélodrome, chiude il 44esimo viaggio apostolico del Pontefice, svolto a Marsiglia per partecipare agli "Incontri del Mediterraneo" insieme a vescovi, ammiinistratori e giovani.
Francesco ha esortato i 50 mila fedeli presenti alla cerimonia ad abbandonare le passioni tristi e a contrapporsi all'insensibilità nei confronti di quello che succede a tanti migranti, ai bambini non nati e agli anziani abbandonati. La guida è tracciata "dall'esperienza della fede", che è "il contrario di un cuore piatto, freddo, accomodato nel quieto vivere, che si blinda nell’indifferenza e diventa impermeabile, che si indurisce, insensibile a tutto e a tutti, pure al tragico scarto della vita umana"
Prima di ripartire l'ultimo incontro privato con il presidente francese Emmanuel Macron con cui ha parlato di migranti e Ucraina, durante la giornata ha sfiorato il dibattito sull'eutanasia legale che anima l'opinione pubblica francese in virtù di un progetto di legge che verrà presto presentato dall'Eliseo.
"Chi presta ascolto al gemito degli anziani soli che, anziché esser valorizzati, vengono parcheggiati, con la prospettiva falsamente dignitosa di una morte dolce, in realtà più salata delle acque del mare?", ha chiesto in maniera provocatoria nell'ultima sessione degli "Incontri mediterranei". "Chi pensa ai bambini non nati, rifiutati in nome di un falso diritto al progresso, che è invece regresso nei bisogni dell'individuo?", ha poi incalzato.
"Una realtà a lungo termine"
Nella seconda giornata del suo viaggio, il Pontefice ha insistito sul fatto che l'Europa non si trova ad affrontare una “emergenza” migratoria, ma piuttosto una realtà a lungo termine con cui i governi devono confrontarsi umanamente.
Una vera e proprio sfida, quella lanciata da Papa Francesco al presidente francese Emmanuel Macron e ad altri leader europei: aprire i loro porti ai migranti in fuga da guerre e povertà.
Parlando prima all'incontro interreligioso e poi ai giovani degli "Incontri Mediterranei", Papa Francesco ha puntato il dito contro i Paesi dell’Unione europea che stanno cercando di chiudere le porte in faccia ai migranti, provando a costringerli a rispondere con la carità umana.
Il padrone di casa, il presidente francese Emmanuel Macron, in patria è nel mirino delle critiche dei conservatori e dell’estrema destra, e sta spingendo affinché l’Ue rafforzi le sue frontiere esterne e sia più efficace nel rimpatriare - o ricollocare - i richiedenti asilo a cui è negato l’ingresso.
Quel giubbotto di salvataggio...
Durante un incontro con i volontari dell'ONg "SOS Mediterranée", Papa Francesco ha ricevuto in omaggio un giubbotto di salvataggio per bambini, evidenziando la pericolosa traversata che i migranti devono affrontare quando cercano di raggiungere l’Europa, con il sogno di una vita migliore.
Sono 2.356 le persone morte ritrovate nel Mediterraneo da gennaio a giugno 2023. Fino al 1° settembre è stato registrato il doppio degli arrivi rispetto allo stesso periodo del 2022, il triplo mettendo le cifre a confronto con il 2021.