Sul Mar Nero, il presidente turco ha incontra l'omologo russo: si tratta del primo incontro tra i due, da quando Mosca ha deciso di non aderire più all’accordo sul grano
Non è prevista la firma di alcun documento al termine dei colloqui in corso a Sochi tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdoğan: a riferirlo all’agenzia Ria Novosti è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Quest'ultimo parla tuttavia di "incontro molto costruttivo, con uno scambio completo di informazioni ed un'analisi esaustiva delle relazioni bilaterali".
Si trattava del primo incontro tra i due (durato circa 90 minuti), da quando Mosca ha deciso di non aderire più all’accordo che garantiva le esportazioni del grano ucraino dai porti del Mar Nero.
Ipse dixit
"Gli accordi del Mar Nero sono di fatto scaduti - aveva detto in precedenza lo stesso Peskov - appena la parte russa del patto sarà rispettata, torneremo immediatamente all'accordo sul grano".
All’inizio del colloquio, Putin aveva ribadito che Mosca è "aperta ai negoziati".
Mosca lamenta il mancato rispetto di un accordo parallelo, che prometteva di rimuovere gli ostacoli alle esportazioni russe di cibo e fertilizzanti.
Il Cremlino aderirà all'accordo solo se le sue condizioni saranno soddisfatte.
Putin ha inoltre annunciato che la prima unità della centrale nucleare di Akkuyu, in Turchia, realizzata dalla Russia, diventerà operativa il prossimo anno, sollecitando il collega a concludere l’accordo su un centro del gas (sempre in Turchia).
Il presidente turco, invece, ha sottolineato che l’interscambio economico tra i due Paesi ha toccato i 62 miliardi di dollari.