Carcasse di automezzi bruciati, immagini di guerriglia urbana, centinaia di feriti e arrestati: incombe all'orizzonte il fantasma della “rivolta delle banlieu” del 2005
Corteo bianco per le strade di Nanterre, periferia di Parigi, in omaggio a Nahel, 17enne di colore, ucciso a colpi di arma da fuoco da un agente di Polizia quando ha cercato di fuggire da un posto di blocco.
La diffusione di un video dell'accaduto ha messo in discussione la versione della Polizia, scatenando un'ondata di indignazione che ha scosso le baraccopoli delle città di tutto il Paese.
Dopo due notti di violente proteste, la premier Élisabeth Borne ha visitato la zona, invitando alla calma e ad evitare qualsiasi escalation.
Parla il procuratore
Il procuratore generale ha chiarito la sua posizione su quanto accaduto: "Il pubblico ministero - dice Pascal Prache - ritiene non sussistano i presupposti legali per l'utilizzo dell'arma.
Di conseguenza, al termine del suo fermo di Polizia, l'ufficiale accusato di utilizzo improprio dell'arma è comparso oggi davanti a due giudici istruttori, corresponsabili per l'apertura di un'inchiesta giudiziaria sull'accusa di omicidio colposo".
Nuovi scontri
Le tensioni all'interno del corteo sono aumentate man mano che si avvicinava alla prefettura, dove sono scoppiati scontri tra Polizia e manifestanti.
Carcasse di automezzi bruciati, immagini di guerriglia urbana, centinaia di feriti e arrestati: incombe all'orizzonte il fantasma della “rivolta delle banlieu” del 2005, che mise a nudo la mancata integrazione di emigrati e loro discendenti, che vivono nei ghetti e si sentono abbandonati dalle istituzioni.