Blinken a Pechino perché la Cina sia più vicina. Sì all’incontro con Xi-Jinping Nell’attesa, colloqui fiume con il Ministro degli esteri Qin Gang. Il Segretario di stato americano: “Scambio sincero e costruttivo”. Ma restano divisioni su Ucraina e Taiwan"
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà il Presidente cinese Xi Jinping alle 16:30 di lunedì, come ha dichiarato il Dipartimento di Stato, al termine di una visita di due giorni a Pechino finalizzata ad allentare le tensioni.
L'incontro tra Blinken e Xi era atteso, ma nessuna delle due parti aveva confermato che sarebbe avvenuto fino a circa un'ora prima dei colloqui, considerati fondamentali per il successo del viaggio. Un rifiuto da parte del leader cinese avrebbe rappresentato una grave battuta d'arresto nello sforzo di ripristinare e mantenere le comunicazioni ad alti livelli.
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Fine della suspense: sì all'incontro con Xi-Jinping
In missione perché la Cina sia di nuovo vicina. Antony Blinken a Pechino per rilanciare relazioni diplomatiche ai minimi storici da decenni. In sospeso fino all'ultimo minuto, un incontro tra il Segretario di Stato americano e il Presidente Xi Jinping è stato confermato da Washington e salutato come la conferma della volontà condivisa di allentare le tensioni che sempre più allontanano le due potenze.
Maratona di colloqui con il Ministero degli esteri: "Sinceri e costruttivi"
Nell'attesa del faccia a faccia con Xi, la due giorni ha visto Blinkeen incontrare anzitutto il Ministro degli esteri cinese Qin Gang per un faccia a faccia fiume di oltre cinque ore. Il Segretario di Stato americano, che lo ha descritto come "sincero e costruttivo", ha sottolineato per l'occasione l'importanza della diplomazia nel mantenere aperti dei "canali di comunicazione". Simili le rassicurazioni cinese, con Qin che ha parlato di "impegno" di Pechino a costruire una relazione stabile con Washington.
Restano profonde divisioni su Ucraina e Taiwan
All'ombra delle buone intenzioni, che hanno salutato la prima visita di un alto diplomatico statunitense in Cina da cinque anni a questa parte, restano tuttavia profonde questioni di attrito, come la rilanciata aggressività nei confronti di Taiwan e il rifiuto cinese a condannare apertamente l'invasione russa in Ucraina. Ruggini che rischiano di zavorrare il rilancio di relazioni diplomatiche cruciali, sulla scena di una scacchiera geopolitica mai così incerta come negli ultimi mesi