Ucraina, controffensiva iniziata. Raid ad Odessa, ci sono morti e feriti

Presidente ucraino Zelensky
Presidente ucraino Zelensky Diritti d'autore HANDOUT/AFP
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Di Debora Gandini
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L'Istituto per lo Studio sulla guerra ha affermato che le forze di Kiev hanno condotto operazioni militati con esiti differenziati su almeno tre settori del fronte

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Dopo mesi di attesi l'Ucraina è passata alla controffensiva nella città di Bakhmut, a Donetsk e nella zona sud di Zaporizhzhia.

L'Istituto per lo Studio sulla guerra ha affermato che le forze di Kiev hanno condotto operazioni militati con esiti differenziati su almeno tre settori del fronte. Non si sbilancia il presidente Volodymyr Zelensky a proposito dei movimenti delle sue forze ma ammette che stanno concentrando la battaglia "in tutte le direzioni". 

"Per i nostri soldati, per tutti coloro che stanno combattendo battaglie particolarmente dure in questi giorni, riconosciamo il vostro eroismo e vi siamo grati per ogni minuto della vostra vita, una vita che è quella dell'Ucraina", ha detto Zelensky che nella giornata di venerdì si è recato nella regione di Kherson per valutare i danni dopo la distruzione della diga Kakhovka.

Gli attacchi si sono concentrati nella regione di Zaporizhzhia, che attualmente risulta controllata per circa l'80% dalle truppe russe. Si tratta un'area considerata strategica da Kiev, poiché permette all'esercito di Mosca di collegare la penisola della Crimea con il Donbass.

Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite nel corso di un bombardamento russo nella regione di Zaporizhzhia, che ha colpito un ospedale nella città di Gulyaipole. A renderlo noto su Telegram il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Andry Yermak.

A Bakhmut avanzati di oltre 1 chilometro in un giorno

Nella città chiave, l'esercito ucraino è avanzato fino a 1.400 metri in diverse aree nell'ultimo giorno. Lo ha detto il portavoce del comando operativo est Serhiy Cherevatyi, parlando in diretta tv. Lo riporta Ukrinform. "In un giorno siamo riusciti ad avanzare fino a 1.400 metri diverse aree", ha detto.

Nel corso di sei diversi combattimenti, ha spiegato, "le forze ucraine hanno ucciso 138 soldati russi, ne hanno feriti 236 e ne hanno catturato uno. Hanno anche distrutto un obice semovente Gvozdika, tre veicoli corazzati da combattimento, un obice D-30, un cannone antiaereo S-60, drone Zala, otto depositi di munizioni e sette camion che trasportavano munizioni e armi".

Raid ad Odessa, decine i morti

Le forze russe hanno attaccato la notte scorsa con missili e droni l'aeroporto militare di Mirgorod, nella regione di Poltava, nell'Ucraina centrale: lo ha confermato su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Dmytro Lunin, come riporta Ukrainska Pravda. 

Nell’offensiva su Odessa sono stati uccisi almeno tre civili, un uomo di 44 anni e la moglie quarantenne che abitavano in un condominio colpito da un drone. Nel frattempo, un allarme per un imminente attacco aereo è scattato poco dopo le 2.30 a Kiev. Tutti i cittadini sono stati invitati a raggiungere i rifugi più vicini. Una trentina i feriti. 

Mosca, controffensiva non avanza

Sul fronte opposto il Presidente russo Vladímir Putin conferma che la controffensiva è ufficialmente partita ma senza grandi successi finora. Secondo Mosca non avanza da nessuna parte e come riferito ministero della Difesa russo sono stati respinti dodici attacchi ucraini.

Da parte sua, il Cremlino afferma di aver respinto l'offensiva. Al contrario, pur non rivelando dettagli, la viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar ha confermato su Telegram i progressi compiuti a Bakhmut e in altre città.

Colpiti depositi di armi e munizioni in Ucraina

Depositi di armi, munizioni e attrezzature militari di fabbricazione straniera sono stati colpiti la scorsa notte da attacchi missilistici russi in Ucraina, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca. In un comunicato il ministero sottolinea che sono stati colpiti anche velivoli senza pilota e che in questo modo "la fornitura alle truppe ucraine nelle aree di combattimento è stata interrotta".

L'ambasciatore ucraino presso l'Onu conferma i raid sui civili

"I terroristi russi - ha dichiarato il capo di Stato - stanno cercando di aggravare ulteriormente la situazione che hanno causato. Si tratta di attacchi totalmente deliberati. Continuano a bombardare Kherson e le comunità della regione. E le bombe non risparmiano neppure i corridoi di evacuazione".

Anche l'ambasciatore dell'Ucraina presso le Nazioni Unite ha denunciato raid sui civili durante le evacuazioni rese necessarie dalle inondazioni. Il rappresentante permanente, Sergiy Kyslytsya, ha dichiarato che almeno nove persone, compresi medici e soccorritori, sono rimaste ferite. Un gruppo di Stati membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha espresso per questo "profonda preoccupazione".

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