I dati arrivano dalla Johns Hopkins University, ma altre stime parlano di un bilancio estremamente più grave
Ha ormai oltrepassato i 5 milioni la conta delle vittime mietute in tutto il mondo dalla pandemia di coronavirus negli ultimi due anni.
I numeri, conteggiati dalla John Hopkins University di Baltimora, raccontano ormai di una vera e propria strage che è testimoniata da lapidi, memoriali e commemorazioni sparse ormai per tutto il pianeta, mentre in molti paesi l'epidemia non accenna ancora ad allentare la morsa.
In realtà, secondo diverse stime i decessi sarebbero molti di più: di recente, un'indagine pubblicata dall'Economist li ha quantificati in 17 milioni. Una cifra che, per quanto spaventosa, resta comunque contenuta rispetto ad altre pandemie, come la cosiddetta influenza spagnola, che tra il 1918 e il 1920 uccise tra i 50 e i 100 milioni di persone.
Proprio come allora, il covid ha colpito i paesi del mondo in modo disomogeneo: a riportare il bilancio peggiore, in momenti diversi, sono stati Brasile, India, Stati Uniti,Messico e Russia; mentre sullo spettro opposto ci sono paesi come la Finlandia, l'Australia e perfino la Cina dove la pandemia ha preso origine.
Resta il fatto che ogni conteggio, ad oggi, rimane tristemente provvisorio; perché come ha ricordato di recente il direttore generale dell'OMS, la pandemia, per quanto in alcuni paesi sembri mollare la presa, è tutt'altro che finita