I lavoratori della multinazionale e delle società appaltatrici si sono mobilitati dagli USA all'Australia in coincidenza del Black Friday per chiedere migliori paghe e più diritti
La campagna è globale, si gioca negli stati uniti, in Europa e in certi Paesi dell'Asia. Si chiama Make Amazon Pay, senza 'again' perché in effetti il colosso non ha mai pagato prima; vi aderiscono sindacati, partiti, anche organizzazioni ambientaliste che ce l'hanno col colosso di Jeff Bezos per quanto inquina.
Esattamente come accadde anche l'anno scorso in coincidenza col Black Friday i sindacati, compresi sindacati europei, chiedono al colosso dell'e-commerce che rispetti i diritti dei lavoratori: tanto più che durante la pandemia Amazon è diventata una società da trilioni di dollari. I sindacati europei chiedono maggiore impegno istituzionale. **Oliver Roethig, segretario regionale, UNI Europa **spiega la loro posizione: "Abbiamo bisogno del sostegno dei governi di tutto il mondo per assicurarci che Amazon paghi. L'UE e la Commissione europea hanno un ruolo chiave da svolgere ecco perché siamo qui. Vogliamo costringerli a garantire che vengano applicate buone pratiche da parte di Amazon per quanto riguarda i salari, l'ambiente e il pagamento delle tasse".
Nel comunicato sindacale si legge "Durante la pandemia di Covid-19, Amazon ha incrementato la capitalizzazione di mercato e Jeff Bezos è diventata la prima persona nella storia con 200 miliardi di dollari di patrimonio personale. Nel frattempo, nei magazzini di Amazon i lavoratori hanno rischiato la vita come lavoratori essenziali ed hanno ricevuto solo per breve tempo un aumento della retribuzione.”
Il contro- Black Friday dei sindacati, il Red Friday
Tra gli europei in Germania protesta corposa: circa 2500lavoratori di Amazon hanno iniziato giovedì uno sciopero di tre giorni. La multinazionale si è difesa affermando di offrire benefit, buoni salari e eccellenti opportunità di carriera. Parole poco convincenti dopo la denuncia da parte dei lavoratori di spionaggio ai danni dei dipendenti sindacalizzati. Allo stesso modo poco convince il bonus che la multinazionale ha annunciato per Natale, 500 milioni per gli addetti al settore logistico solo in Italia. Quello che chiedono i sindacati sono contratti e garanzie. Concludendo l'iniziativa "Red friday, sui diritti non si fanno sconti", il segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini ha proposto un'app dei diritti sindacali, una piattaforma digitale "Bisogna pensare a come la tecnologia che fa forte e ricca Amazon, possiamo utilizzarla noi per difendere i diritti di chi lavora. Non ho una soluzione, ma proviamo a ragionare" per "un'azione sindacale sul digitale", che sia "il più globale possibile", ha detto Landini.
L'Italia è tra i Paesi europei che hanno aderito, con alcuni stabilimenti, allo sciopero; proteste anche in Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Regno Unito. Fuori dall'Europa la protesta ha viaggiato dagli States alle Filippine passando per il Brasile, l'India e l'Australia.