Libia: tensioni Turchia-Ue dopo la perquisizione di una nave turca nel Mediterraneo

Libia: tensioni Turchia-Ue dopo la perquisizione di una nave turca nel Mediterraneo
Diritti d'autore https://www.operationirini.eu/libya-operation-irini-inspected-turkish-flagged-vessel/
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Di Euronews
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Ad effettuare la perquisizione sono stati i militari tedeschi dell'operazione Irini, incaricata di far rispettare l'embargo sulle armi. Ankara ha definito l'ispezione "illegale"

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È diventata un caso diplomatico l'ispezione a bordo di una nave cargo turca eseguito dai militari dell'operazione militare dell'Ue, Eunavfor Med Irini, incaricata di di far rispettare l'embargo di armi verso la Libia. La nave turca, Roselina-A, è stata bloccata dalla fregata tedesca Hamburg il 22 novembre in acque internazionali, a 160 miglia nautiche a nord del porto di Bengasi, come si apprende dalla nota ufficiale dell'Operazione. La nave è partita il 20 novembre da Yarimca in Turchia ed era diretta a Misurata. La richiesta di ispezione è arrivata dal quartier generale della missione, che è a Roma, dato che il comandante scelto dall'Ue è l'ammiraglio italiano Fabio Agostini. 

A dicembre la Turchia ha inviato una lettera di protesta al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, lettera a cui l'Unione europea ha risposto a tono il 5 gennaio, come si apprende dal sito specializzato sulla Difesa europea Bruxelles2.

Nella missiva il ministro degli Esteri europeo, Josep Borrell, ha difeso l'operato dei militari, che hanno agito seguendo le regole. Borrell invita quindi la Turchia a cooperare per rispettare l'embargo di armi in Libia.

Per fare l'ispezione i militari, sotto bandiera Ue, si sono calati a bordo da un elicottero e non hanno usato la forza, dato che l'equipaggio è stato collaborativo. Non sono state peraltro trovate tracce di armi. 

Ankara ha parlato comunque di "violazione del diritto internazionale marittimo", definendo l'ispezione "inaccettabile" e "illegale": "È necessario ottenere il consenso dello Stato di cui battono bandiera per intervenire su navi commerciali in acque internazionali", si legge in una nota ufficiale della Turchia.

L'Unione europea ha risposto alle accuse sostenendo che in questi casi vale il principio del silenzio assenso: gli Stati hanno un periodo di tempo di quattro ore per rispondere ad una richiesta di ispezione, una mancata comunicazione entro questo limite di tempo è considerato un consenso tacito.

Ankara, stando al portavoce della difesa tedesca, avrebbe risposto alla richiesta di ispezionare la nave solo dopo che i militari della fregata tedesca Hamburg erano già saliti a bordo. A quel punto, ha aggiunto il portavoce, "l'operazione è stata interrotta immediatamente".

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