L'irriducibile avvocato inviso al Cremlino: ritratto di Alexei Navalny

L'irriducibile avvocato inviso al Cremlino: ritratto di Alexei Navalny
Diritti d'autore Pavel Golovkin/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Paolo Alberto Valentieuronews
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Legale 44enne, attivista anti-corruzione, è noto per le sue indagini sull'accertamento della corruzione all'interno dell'amministrazione russa. Il potere lo considera un irriducibile

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Avvocato 44enne, attivista anti-corruzione, Alexei Navalny è noto per le sue indagini sull'accertamento della corruzione all'interno dell'amministrazione russa. Si è conquistato i galloni del principale oppositore del presidente Vladimir Putin anche in qualità di Segretario del Partito del Progresso e presidente della Coalizione Democratica (formazione politica che in passato Navalny guidava insieme a Boris Nemcov, assassinato nel 2015).

Un free lance dell'opposizione

Navalny ha vestito i panni dell' "autonomo" inquirente che con i blog - di cui è stato fondatore - ha informato i russi, fin dai primi anni 2000, grazie a una esclation di inchieste direttamente proporzionali agli attacchi, gli arresti e le denunce con le quali l'amministrazione moscovita lo ha ferocemente punito.

Una lista di arresti e condanne

La prima condanna risale al 2013: 5 anni con la condizionale per un caso di appropriazione indebita che avrebbe danneggiato l’azienda di stato Kirovles. La questione era quella della vendita sotto costo di partite di legname quando era consulente del governatore di Kirov, nel 2009. (La Corte europea per i diritti dell’Uomo aveva stabilito successivamente che l’imputato non avrebbe avuto un giusto processo).

Fustigatore della nomenklatura

Navalny aveva realizzato un documentario sulla presunta ricchezza illecita dell'ex premier Dmitry Medvedev che era stato visto da un pubblico di 21 milioni di internauti. La corruzione dell'oligarchia è il tema dominante della sua Fondazione anticorruzione.

Tutte le occasioni perdute

Le sue doti di grande comunicatore lo hanno spinto alle imprese più ardue (per chi non ha avuto molto a che fare con la dominante aristocrazia politica di Mosca) eppure si era candidato proprio alla carica di sindaco della capitale nel 2013 incassando il 27% delle preferenze. Dopo l'assassinio dell'oppositore ufficiale di Putin, Boris Nemtsov nel 2015, Navalny aveva afferrato il testimone. Da qui la serie delle detenzioni anche per aver semplicemente organizzato e guidato azioni di protesta contro il Cremlino.

La strada sbarrata per le elezioni presidenziali

Nel 2017 col preteso delle sentenze che lo avevano condannato gli è stato impedito di concorrere alle elezioni presidenziali del 2018. Aveva subito anche un'aggressione di ignoti che nel 2017 gli hanno lanciato in faccia sostanze chimiche. Aveva rischiato un danno permanente alla vista.

La Corte europea su Navalny

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che gli arresti subiti da Navany tra il 2012 e il 2014 erano pretesti politici in violazione ai diritti umani cosa che Mosca ha decisamente smentito. L'ultimo arresto in odine di tempo risale a dicembre 2019 dopo che Navalny aveva denunciato il sequestro del giovane attivista russo Ruslan Shaveddinov.

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