Ue, persi oltre un milione di posti di lavoro

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Diritti d'autore Matthieu RONDEL/EU
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Di Susan Dabbous
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La Confederazione europea dei sindacati lancia l'allarme, senza misure d'urgenza tra due settimane i disoccupati possono triplicare. Serve un fondo da 200 miliardi di euro

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Più di un milione di persone hanno perso il lavoro nelle ultime due settimane, è questo il dato allarmante della Confederazione europea dei sindacati, CES.

La cifra viene dai rapporti presentati dai sindacati di tutta Europa e comprende solo i lavoratori a contratto che hanno presentato domanda per i sussidi di disoccupazione.

Questo numero non include i lavoratori senza contratto e i liberi professionisti e con queste due categorie il dato potrebbe persino raddoppiare.

"Non osiamo immaginare cosa accadrà dopo Pasqua - ha affermato  Luca Visentini, segretario generale del CES - se questa situazione non viene affrontata con delle misure di emergenza. Il rischio è che il numero dei disoccupati possa essere triplicato o quadruplicato. Non a caso l'organizzazione internazionale del lavoro, ILO, ha stimato che durante questa crisi si rischia di perdere tra i 24 e i 36 milioni di posti di lavoro nel mondo. L'Europa al momento è il continente maggiormente colpito, per questo servono misure urgenti per salvare milioni di posti di lavoro".

Ai ministri delle finanze dell'Unione europea sono state concesse due settimane per trovare delle soluzioni finanziarie per supportare l'occupazione. Ma a questi ritmi si rischia di perdere un altro milione di posti di lavoro.

I sindacati chiedono all'Unione europea un fondo che va dai 200 ai 400 miliardi di euro per offrire un reddito sostitutivo mentre i posti di lavoro vengono sospesi.

"Il problema è che non ci sono abbastanza soldi - spiega il sindacalista Visentini. - Quindi l'unico modo per far fronte a questa emergenza e che i sistemi di aiuto finanziario per preservare l'occupazione possano essere istituiti anche nei paesi europei in cui non ci sono. In altre parole l'Unione europea deve raccogliere fondi sufficienti per fare da garante a questi meccanismi di credito. Per questo lo strumento più idoneo è la creazione di titoli europei che permettano agli stati membri di condividere il debito pubblico a livello europeo. Questo meccanismo finanziario sarebbe in grado di creare un tesoretto a livello europeo."

L'Unione europea ha già annunciato che consentirà agli Stati membri di utilizzare i fondi già esistenti, per un valore di 37 miliardi di euro.

Ma il Commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, concorda sul fatto che questo potrebbe essere solo il primo passo.

"Sicuramente per un piano di risanamento economico su larga scala questi fondi non sono sufficienti - ha detto Gentiloni -. Dobbiamo individuare quindi altri modi mirati per finanziare tutti gli obbiettivi di un piano generale di risanamento europeo per i mesi a venire."

I ministri dell'Eurogruppo non sono riusciti a trovare un accordo sulle misure finanziarie da intraprendere in questo momento di crisi. Il prossimo vertice si terrà la prossima settimana.

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