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Bielorussia: spunta una centrale nucleare al confine con la Lituania

Bielorussia: spunta una centrale nucleare al confine con la Lituania
Diritti d'autore BYBTRC/EBU
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Di Stefania De Michele
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Dicono gli attivisti ant-nucleare: "È una provocazione e un attacco all'Unione europea, oltre che alla Lituania"

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Aveva smantellato la sua, di centrale nucleare, nel 2004. Era la clausola per l'entrata nell'Unione europea e la Lituania si è impegnata a spegnere i due reattori di Ignalina, prestando il fianco a una sempre maggiore dipendenza energetica dalla Russia. Al danno economico si è aggiunta adesso la beffa: Vilnius potrà addirittura vederla, una nuova centrale, costruita in Bielorussia a una manciata di chilometri dal confine.

Una centrale nucleare ai confini dell'Unione europea

Vytautas Landsbergis, ex leader del movimento indipendentista Sajudis ed esponente del neonato Comitato anti-nucleare, esprime sconcerto: "L'Unione europea non si è mostrata troppo preoccupata, nonostante la centrale sia in costruzione al suo confine - dice - si tratta di una provocazione e di un attacco contro Bruxelles, non solo contro la Lituania che fa parte dell'Unione europea''.
Il Comitato sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione politica per impedire l'apertura della centrale nucleare bielorussa, costruita dalla società statale russa Rosatom, proprio al di là del confine orientale dell'Unione europea. Gli attivisti lituani sollecitano adesso la reazione sia dei politici dell'opposizione bielorussa che dell'Ucraina, i due Paesi che hanno sofferto enormemente per la catastrofe nucleare di Chernobyl.

Bielorussia e Ucraina, già scottate da Chernobyl

"La Russia è naturalmente interessata a controllare la Bielorussia attraverso questo impianto nucleare - dice Pavlo Klimkin, ex ministro degli Esteri ucraino - Mosca è interessata a vendere elettricità sul mercato europeo. C'è un evidente interesse politico, ci sono anche palesi motivi economici".

"Ad oggi, il primo blocco energetico è stato costruito, ma non ci sono accordi tra i russi e il presidente Lukashenko, nemmeno su dove stoccare i rifiuti - dice Anatol Lyabedzka, attivista dell'opposizione bielorussa - sappiamo almeno di alcuni casi di morte in questa centrale, di una serie di emergenze quando il vaso del reattore è crollato. Ma tutto avviene a porte chiuse. La gente non sa cosa verrà realmente costruito lì".

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