Continua la forte mobilitazione sociale contro il progetto di riforma delle pensioni
Si annuncia un nuovo martedi nero per la Francia, dove continua la mobilitazione sindacale contro il progetto di riforma delle pensioni. Manifestazioni sono previste in tutto il paese, a cominciare dalla capitale Parigi, dove hanno annunciato la propria presenza associazioni studentesche e sindacati, e dove si prevedono acuti disagi, soprattutto a causa del concomitante sciopero delle ferrovie e del trasporto pubblico locale. Incroceranno le braccia anche i dipendenti del settore pubblico: la gran parte delle scuole, degli ospedali e degli uffici potrebbero restare deserti.
Dopo la mobilitazione del 5 e del 10 dicembre scorso, e col Natale alle porte, i sindacati sperano in una mobilitazione più ampia che costringa a fare retromarcia sul progetto di riforma il governo Philippe e il presidente Macron, già indeboliti dalle dimissioni di Jean-Paul Delevoye, il padre del disegno di legge costretto a lasciare per le polemiche seguite alla mancata denuncia di una decina di incarichi nella sua autocertificazione sul conflitto d'interessi.
In questo clima il governo rinnova alle parti sociali gli inviti al dialogo, e prepara una riunione per mercoledi. Tuttavia il timore di molti francesi è che l'agitazione sindacale renda complicati gli spostamenti del periodo natalizio: un disagio che sindacati e governo si rimpallano a vicenda.