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L'Ungheria offre 30mila euro alle coppie sposate che faranno almeno tre figli

L'Ungheria offre 30mila euro alle coppie sposate che faranno almeno tre figli
Diritti d'autore 
Di Noemi MravReuters
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Condizioni: matrimonio, uno dei due deve essere sposato in prime nozze, la donna non deve avere più di 40 anni. Se non si riesce a procreare bisogna presentare un certificato medico.

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Come avevamo anticipato qui, il governo ungherese offrirà alle coppie sposate - e solo a loro - un prestito da 10 milioni di fiorini (circa 30mila euro) che non dovranno rimborsare a condizione di fare almeno tre figli. Il finanziamento sarà disponibile attraverso uno schema che ha preso il via ad inizio luglio. Potrà essere speso come si vuole e senza interessi. 

Cosa c'è sotto?

Come molti altri Stati membri della UE, il Paese magiaro soffre di una endemica carenza di manodopera dato che i lavoratori ungheresi emigrano verso altri Paesi di stipendi migliori.

Il primo ministro Viktor Orban e il suo partito, Fidesz, sperano di favorire il tasso di natalità e la crescita futura della popolazione attiva incentivando le famiglie locali piuttosto che l'immigrazione.  "Non abbiamo bisogno di numeri, ma di bambini ungheresi", disse Orban nel suo discorso sullo Stato della nazione del febbraio scorso. "Il popolo ungherese ha dato al governo un forte mandato per espandere ulteriormente il sistema di welfare: 1.382.000 persone hanno compilato e ci hanno restituito un questionario", riferisce ad Euronews l'Ufficio Stampa internazionale del governo ungherese. "Gli ungheresi vogliono che l'Ungheria rimanga un Paese ungherese, a misura di famiglia".

Mentre il tasso medio di fertilità nella UE è di 1.59, in Ungheria siamo a 1.49 figli per donna (Eurostat). 

Il prestito da 30mila euro fa parte di un Piano d'azione globale volto alla "protezione della famiglia": un'agenda politica in sette punti in cui il 4,8% del PIL è destinato a programmi di sostegno per le famiglie e i neogenitori. Tra gli altri punti si trovano prestiti per famiglie con almeno due bambini per permettere loro di comprare casa e un'esenzione a vita dalla tassa sui redditi per tutte le donne che partoriscano e si prendano cura di almeno 4 figli. 

Le coppie devono soddisfare criteri specifici per ottenere il prestito, come:

  • essere sposate; 
  • uno dei due coniugi deve essere al primo matrimonio; 
  • la moglie deve essere di età compresa tra i 18 e i 40 anni di età; 
  • il pagamento dei contributi per almeno 180 giorni.

 

Per tutte le coppie che riusciranno ad avere un figlio in un arco temporale di cinque anni, saranno sospesi gli interessi sul prestito per sempre, così come le rate mensili per almeno tre anni. La nascita di un secondo figlio permetterà loro di ottenere un'ulteriore pausa di tre anni sui rimborsi mentre un eventuale terzogenito consentirà ai genitori di estinguere del tutto il finanziamento. Qualora la coppia non dovesse riuscire ad avere figli entro cinque anni o dovesse divorziare, dovrà rimborsare tutto quanto incassato fin lì entro quattro mesi. L'unica esenzione si applica in presenza di certificato medico che giustifichi il mancato arrivo di un/a bambino/a. 

Dal giorno del lancio ufficiale, il 1 luglio scorso, al 15 luglio, circa 2.400 famiglie hanno chiesto il finanziamento, stima il Tesoro ungherese; sono almeno 14mila i nuclei familiari che invece hanno richiesto di potersi avvantaggiare di almeno una delle condizioni previste dal piano Orban. "Le nostre aspettative si sono dimostrate corrette", si legge in un comunicato dell'esecutivo. 

Le critiche al pacchetto di misure

Chi critica le misure del governo Orban lo fa dicendo che il Piano d'azione per la protezione della famiglia è stato pensato per beneficiare la classe media e non è pensato per i più poveri. In risposta, il Segretario di Stato, Katalin Novák, responsabile le politiche familiari, ha sostenuto che esiste una rete di sicurezza sociale separata e parallela per i bisogni delle classi meno abbienti. È stata inoltre messa in discussione la capacità delle attuali strutture sanitarie ungheresi di gestire un maggior numero di parti e di bambini. "Entro il 2022 il numero di asili nido salirà a 70mila posti rispetto agli attuali 50mila", la risposta dell'esecutivo a Euronews. "Questo significa che tutti i genitori potranno trovare un posto per i loro figli in un asilo nido, se lo desiderano".

Resta da vedere se il nuovo piano porrà rimedio al problema dell'invecchiamento della popolazione ungherese. Orban e Fidesz di sicuro non puntano sull'immigrazione.

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