Esiguo lo scarto dei socialdemocratici sulla seconda forza, la destra dei Veri Finlandesi
Hanno vinto ma per una manciata di voti, pari allo 0,2% dei consensi. Uno scarto irrisorio per i socialdemocratici finlandesi, chiamati ora a difficili trattative con le altre forze in campo.
Per la maggioranza di governo sono necessari 24 seggi ed è caccia aperta, oltre che trasversale.
La ciambella di salvataggio potrebbe arrivare dal Partito di Coalizione Nazionale, forza di centro-destra liberalconservatrice, che - a sua volta - rilancia: "Non ci sono veti, si tratta con chiunque, anche con i sovranisti dei Veri Finlandesi, scalzati di un soffio. Per i socialisti l'altro interlocutore potrebbe essere il Partito di Centro dell’ex premier Sipila.
In alternativa la palla potrebbe passare ai Veri Finlandesi per un esecutivo che tira a destra senza mezze misure.
I numeri obbligano al compromesso: dopo un lungo testa a testa con il partito populista, la formazione di centrosinistra si è infatti attestata sul 17,7 per cento, a fronte del 17,5 per cento dei populisti. Coalizione nazionale si è fermata attorno al 17, il Centro dell'ex premier Sipila al 15% circa. E poi i Verdi sopra il 10 per cento e i post-comunsti all'8,4.
Nel partito che ha incassato il maggior numero di voti prevale compunque la soddisfazione, a cui ha dato voce la segretaria dei giovani socialdemocratici, contenta di aver battuto la destra razzista e xenofoba dei Veri Finlandesi, che pure ha raccolto risultati importanti soprattutto nelle campagne.