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Road trip verso le Europee: in Portogallo, tra i portuali di Setubal

Road trip verso le Europee: in Portogallo, tra i portuali di Setubal
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Di Paola Cavadi
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Il viaggio di Euronews attraverso l'Europa in vista delle elezioni di fine maggio. Filipa Soares, inviata a Setubal, ha incontrato un lavoratore precario del porto della città, tra i piu' grand e trafficati del Paese: "Credo nell'Europa - ha detto Jorge - ma deve cambiare ed essere piu' giusta".

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L'inviata di Euronews Filipa Soares si trova a Setubal, città del profondo sud portoghese**:** "E' la prima tappa del nostro viaggio sulle strade d'Europa, in vista delle prossime elezioni. In questa città portuale incontreremo uno stivatore che ha partecipato a uno sciopero, alla fine dell'anno passato, per un salario migliore e un contratto regolare. Gli abbiamo chiesto anche cosa pensa dell'Europa e dell'Unione Europea, tra poco sentirete cosa ci ha risposto.

L' INCONTRO CON JORGE, PORTUALE DI SETUBAL

Di solito Jorge non si siede mai per mangiare il suo panino, ma lo ordina e corre via. La pausa pranzo, qui al Porto di Setubal dove lavora, non dura molto. La giornalista di Euronews, Filipa Soares, in viaggio per il Portogallo in vista delle elezioni europee, gli chiede quanto duri la sua pausa esattamente. "10 minuti" risponde Jorge.

Prima ancora di rendersene conto, il break è già finito e si torna a lavoro in uno dei porti piu' grandi e trafficati del Portogallo. Qui, in un singolo turno di lavoro, un lavoratore riesce a caricare anche 1200 auto nei container. Oggi, Jorge, ha lavorato per 12 ore. "E' molto dura - ci racconta - le difficoltà sono quella classiche di un porto, è un duro lavoro, molto fisico nonostante quello che pensano in molti".

In media, Jorge fa 35 turni al mese, per 1400 euro di salario. Ci racconta che le cose vanno molto meglio da quando ha firmato un contratto vero a dicembre scorso. dopo 7 anni di precariato senza nessuna garanzia."Loro avevano il coltello dalla parte del manico - racconta - avevano il nostro lavoro e noi non avevamo neanche un contratto. Il nostro contratto finiva al termine di ogni turno. Se ero malato avrei dvuto chiedere la cortesia di lasciarmi il giorno libero. Non voglio essere accusato di non voler lavorare, voglio lavorare alle giuste condizioni".

Jorge è convinto che i lavoratori siano stati lasciati da soli a difendersi di fronte ai datori di lavoro, senza l'aiuto di governi locali o di quello nazionale. Quando gli chiediamo se l'unione Europea puo' costituire un aiuto ci risponde che i Paesi europei dovrebbero costruire un' Europa piu' equa e giusta. "Abbiamo la stessa moneta, ma in Francia il salario minimo è piu' alto di quello portoghese. E' una grossa differenza, vorrei che l'Eruopa ripensasse a questo, se è davvero un'Unione c'è bisogno di un riequilibrio. E se stiamo parlando di salari, dovremmo parlare anche dei trasporti, della sanità, dovremmo avere un modello europeo. Abbiamo bisogno di un Fondo MOnetario Europeo, se è un'Unione deve esserlo per tutto, altrimenti non è un'Unione".

Jorge vuole piu' Europa, ma vuole che sia diversa: "Io credo nell'Europa, Non penserei mai che con la globalizzazione il Portogallo potrebbe farcela da solo. Pero' ci sono delle cose che devono cambiare".

LA PROSSIMA TAPPA DEL VIAGGIO VERSO LE ELEZIONI: LA REGIONE DI ALENTEJO

Setubal è stata la prima tappa del nostro viaggio in Portogallo. Noi Continueremo ad attraversare il Paese per sentire cosa hanno da dire i portoghesi, il cui punto di vista resta troppo spesso inascoltato. La nostra prossima destinazione sono i piccoli paesini nella regione di Alentejo.

La mappa interattiva e tutte le tappe del road trip

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