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Venezuela, Maduro convoca manifestazione contro "minoranza impazzita"

Venezuela, Maduro convoca manifestazione contro "minoranza impazzita"
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Di Euronews
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Nel sesto anniversario della morte di Chavez il presidente venezuelano ha annunciato una giornata di mobilitazione per sabato prossimo. Poche ore prima il leader dell'opposizione Juan Guaidó aveva incontrato i sindacati per organizzare uno sciopero generale dei dipendenti pubblici.

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Una "marcia antimperialista" per opporsi alla "minoranza impazzita" del paese. Con queste parole Nicolas Maduro ha annunciato una giornata di mobilitazione nazionale per sabato prossimo.

Il presidente del Venezuela, intervenuto ad una cerimonia per ricordare Hugo Chavez nel sesto anniversario della sua scomparsa, è tornato a parlare in pubblico per la prima volta dopo il ritorno in patria del leader dell'opposizione Juan Guaidó.

Una data simbolica quella scelta da Maduro per la mobilitazione: il 9 marzo segnerà infatti il quarto anniversario delle prime sanzioni decise dagli Stati Uniti contro alcuni funzionari venezuelani.

"Se una minoranza impazzita continua con il suo odio è un suo problema - ha detto Maduro -. Che facciano un po' quello che vogliono, noi non ci faremo caso, compagni", perché "li sconfiggeremo, potete esserne sicuri".

Dalla morte di Chavez, ha aggiunto Maduro, "abbiamo avuto sei anni di lotta che ci fanno sentire molto sicuri" perché "siamo ancora qui, sei anni dopo, il suo popolo e la sua Forza Armata Nazionale Bolivariana, ancora vittoriosi e ancora in piedi", malgrado la rivoluzione bolivariana affronti "l'aggressione imperialista più brutale degli ultimi 200 anni".

Guaidó annuncia uno sciopero generale

Nella stessa giornata Juan Guaidó ha annunciato, dopo un incontro con i sindacati, uno sciopero generale dei dipendenti pubblici, tradizionalmente spinti a sostenere il governo di Maduro.

"A seguito di questo incontro - ha detto il leader dell'opposizione - lavoreremo su una legge di garanzia per i lavoratori del settore pubblico e li aiuteremo a rifiutare di collaborare con la dittatura. La nostra lotta non è né di destra né di sinistra, ma a favore dei diritti fondamentali".

Guaidó è tornato in Venezuela lunedì scorso dopo un tour in diversi paesi latinoamericani, intrapreso nonostante il divieto di lasciare il paese emesso dal Tribunale supremo di giustizia.

Prima dell'incontro con i leader sindacali Guaidó ha detto che il governo di Maduro non si è ancora espresso sul suo ritorno a Caracas perché "annega nelle sue contraddizioni".

"Difficile che Maduro abbia un ruolo in futuro"

Per gli Stati Uniti è difficile vedere un ruolo per Nicolas Maduro nella costruzione di un Venezuela democratico.

"Se voleva costruire un Venezuela democratico, aveva l'opportunità di farlo, ma non lo ha fatto", ha detto in una conferenza stampa l'inviato Usa per il Venezuela Elliott Abrams. "È estremamente difficile vedere come potrebbe giocare un ruolo in una elezione democratica", ha aggiunto, precisando che alla fine spetterà ai venezuelani decidere.

 Abrams non ha escluso sanzioni americane secondarie contro cittadini o entità non americane legate a Maduro. "È una possibilità", ha detto, sottolineando che non è stata presa per ora alcuna decisione al riguardo.

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