Canada: Trudeau nei guai, si dimette anche il ministro del Bilancio

Il governo di Justin Trudeau, primo ministro canadese dal 2015, rischia grosso.
La ministra del Bilancio, Jane Philpott, ha rassegnato le dimissioni spiegando di aver perso la fiducia nel governo alla luce della gestione dello scandalo di corruzione che lo ha coinvolto. Dal suo account Twitter, Philpott spiega le ragioni della sua scelta.
Si tratta del terzo addio di membri dell'esecutivo, dopo quello dello strettissimo consigliere di Trudeau, Gerald Butts, dimessosi 3 settimane fa, e quelle di Jody Wilson-Raybould, Procuratrice Generale - una specie di ministro della Giustizia con poteri di pubblica accusa, nonchè principale accusatrice del governo nello scandalo corruzione.
L'ex ministro della Giustizia ha sostenuto di fronte al Parlamento di aver subìto pressioni e minacce dall'entourage del premier e dallo stesso Trudeau perchè intervenisse nei procedimenti giudiziari legati alla Snc-Lavalin, società implicata in un vasto scandalo di mazzette per la firma di alcuni contratti in Libia. Trudeau e i suoi avrebbero fatto pressioni sulla procuratrice perchè alla società fosse comminata solo una multa, evitando cosi il processo e l'interdizione dalle gare pubbliche per 10 anni.
Interferenze "inappropriate", secondo Wilson-Raybould, concretizzatesi in 10 telefonate e altrettanti incontri sul caso durante uno dei quali la Procuratrice Generale sconsiglio' a Trudeau di esercitare pressioni. "No, no, dobbiamo solo trovare una soluzione" fu la risposta del primo Ministro, prima di decidere un rimpasto che declasso' Wilson-Raybould trasferendola al ministero degli Affari dei veterani.
Il Partito Conservatore ha chiesto la testa di Trudeau, incontrando un netto rifiuto da parte del Premier convinto che a dover dire la loro dovrebbero essere gli elettori nelle urne a ottobre, ma la stampa canadese sembra unanime nel valutare la gravità della deposizione dell'ex Procuratrice e nel veder scricchiolare la tenuta dell'esecutivo.