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Désiré Koffi dà vita ai rifiuti elettronici

Désiré Koffi dà vita ai rifiuti elettronici
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Di Debora Gandini
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Désiré Koffi tra arte ed ecologia. Il giovane artista della Costa d'Avorio sta conquistando le maggiori gallerie con le sue opere fatte di passione e vecchi smartphone

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Ha solo 24 anni ma il suo nome e le sue opere, sono già conosciute a livello mondiale. Mounou Désiré Koffi, nato e cresciuto in Costa d’Avorio, ha da sempre l’arte nel cuore, sin da quando era piccolo. Ha studiato e sperimentato. E ora è un’icona. La sua filosofia è “riusa e ricicla”. In pratica Mounou ha avuto la brillante idea di dare una seconda vita agli smartphone usati.

In pratica le immagini di scene urbane o di volti sono il frutto di un attento assemblaggio di oggetti e disegni su tela. “Il mio obiettivo numero uno è quello di provare, a modo mio a ridurre i rifiuti elettronici trovati per le strade e nei bidoni della spazzatura, racconta l’artista. Qui siamo in una delle zone più popolari della città di Buyo, dove di solito si trovano vecchi cellulari che non possono più essere riparati.”

Amante della pop art e dell’arte contemporanea, molte delle opere di Mounou Désiré Koffi si rifanno all’impressionismo e alla corrente figurativa, ma quello che lo ha resto davvero famoso anche in Europa è la sua capacità di integrare nei suoi quadri elementi dal sapore ecologista.

Vecchi schermi di PC, tastiere di tablet o telefoni, recuperati nelle discariche, sono stati trasformati grazie alla sua immaginazione, diventando volti di bimbi, angoli di città africane, squarci di vita quotidiana. Dopo aver esposto in Marocco e in Belgio, la sua arte è approdata anche a Parigi, in un’importante fiera internazionale.

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