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Trump perde la camera ma resiste bene al senato

Trump perde la camera ma resiste bene al senato
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Di Paolo Alberto ValentiSimona Zecchi
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Le elezioni statunitensi del midterm sono alla fine clementi col presidente Trump che pur perdendo il controllo di uno dei due rami del Congresso resta ben attestato nella camera alta

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I democratici si aggiudicano la Camera dei deputati ma l'era Trump non è finita negli USA.

Il responso delle elezioni di metà mandato sembra già chiaro: finisce il potere assoluto del presidente statunitense più discusso di sempre. Non ha più mano libera nei due rami del Congresso e quindi i democratici si avviano al secondo biennio-Trump con concrete possibilità di contrastare efficacemente le scelte non gradite dei repubblicani.

Dopo un iniziale sconcerto, Trump dalla Casa Bianca commenta i risultati come "un enorme successo". In effetti quello dei democratici non è stato uno tsunami, ma l'onda blu, almeno alla Camera, c'è stata ed ha travolto tutti e 23 i seggi che dovevano essere strappati ai repubblicani: si prospetta la conquista di almeno 35 scranni.

Tuttavia il vento liberal non spira sugli scenari delle sfide chiave per il Senato, in Texas e in Florida.

Nel primo caso Beto O'Rourke, l'Obama bianco, astro nascente del partito, ha sfiorato l'impresa ma ha dovuto arrendersi a Ted Cruz, perdendo al fotofinish. Nel Sunshine State Bill Nelson, dopo un testa a testa, è stato battuto dall'ex governatore repubblicano Rick Scott. Insieme a Beto non sono riuscite a sfondare le altre due stelle della campagna elettorale democratica: Andrew Gillum, in lizza come primo governatore afroamericano della Florida, sconfitto dal falco Ron De Santis, e in Georgia Stacey Abrams, aspirante prima governatrice nera nella storia Usa, che ha perso con il repubblicano Brian Kemp.

Tra le riconferme illustri al Senato, oltre a quella di Cruz, quella in Vermont dell'ex candidato dem alla Casa Bianca Bernie Sanders, quella in Massachusetts della possibile candidata nel 2020 Elizabeth Warren, quella in Virginia di Tim Kaine, ex candidato vicepresidente di Hillary Clinton.Il governatore democratico Tom Wolf si è aggiudicato la rielezione in Pennsylvania.

Queste elezioni hanno anche segnato la grande partecipazione delle minoranze alla candidatura e la grand epresenza delle donne: dalla più giovane mai eletta al Congresso, Alexandra Ocasio-Cortez, alle prime musulmane che diventano deputate americane, Rashida Tahib e Ilahn Omar, dalla prima nativa americana Sharice Davids che ha sconfitto il rappresentante in carica Kevin Yoder in Kansas al primo candidato gay in uno Stato americano Jared Polis che ha vinto in Colorado. Sono solo alcuni dei volti nuovi tra i democratici emersi dalle elezioni di Midterm negli Stati Uniti.

Un voto questo americano di metà mandato che ha consegnato comunque un'America divisa in due e  tra due estremità pro e contro il presidente. Due mondi distinti che dovranno trovare un compromesso nei prossimi due anni di presidenza Trump.

Risorse addizionali per questo articolo • Gioia Salvatori

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