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World Cleanup Day 2018: che cos'è e perché si celebra

Immagine di una Giornata Mondiale della Pulizia in Tailandia
Immagine di una Giornata Mondiale della Pulizia in Tailandia Diritti d'autore World Cleanup Day/ Let's Do It World
Diritti d'autore World Cleanup Day/ Let's Do It World
Di Rafael Cereceda
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Le organizzazioni si aspettano una mobilitazione storica questo sabato 15 settembre. Si tratta della prima chiamata globale della storia

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Unire le forze per dare vita alla più grande grande giornata di raccolta dei rifiuti della storia. Il World Cleanup Day  - la giornata mondiale della pulizia - spera di battere il record questo sabato 15 settembre. E' la prima volta che così tante organizzazioni si coordinano a livello globale per organizzare una giornata di raccolta dei rifiuti nei nostri fiumi, strade, spiagge e montagne.

Gli organizzatori hanno già raccolto l'adesione di 20 milioni di volontari in 120 paesi, ai quali si uniranno milioni di partecipanti spontanei.

"La gente sta diventando sempre più consapevole del problema dei rifiuti, quindi non è sorprendente che il movimento sia cresciuto così tanto", dice Alba García Rodríguez di Greenpeace Spagna. L'associazione ambientale partecipa con alcune azioni ma non fa parte dell'organizzazione dell'evento "perché per noi la pulizia non è la soluzione". Però riconoscono che l'iniziativa è positiva.

Si cercherà inoltre di approfittare della giornata per fare un inventario dei marchi che producono più rifiuti attraverso la rete "break free from plastic".

Ocean Conservancy, l'organizzazione pionieristica per la raccolta dei rifiuti sulle spiagge, nata nel 1986, si è coordinata con gli organizzatori perché l'impatto della giornata sia ancora più forte.

Come partecipare?

Il modo più semplice per partecipare all'evento è quello di andare nella tua strada, parco, piazza o luogo preferito e pulirlo. Per prendere parte all'iniziativa in modo più "ufficiale", puoi andare su www.worldcleanupday.org e cercare il contatto nel tuo paese per sapere quali azioni sono organizzate.

In Italia, il referente per l'organizzazione dell'evento nel paese è la delegazione italiana del movimento Let's do it, che ha già raccolto numerose adesioni in diverse città della penisola.

Se non trovi nessun evento, è anche possibile crearlo e comunicarlo ai referenti dell'organizzazione nel tuo paese.

L'interesse di "iscriversi" ad un evento è che gli organizzatori raccolgano i dati sul numero di partecipanti e le tonnellate o il tipo di rifiuti raccolti, per quanto possibile.

Esistono anche una serie di applicazioni per telefoni cellulari che consentono di creare, cercare eventi e condividere immagini.

L'associazione Lagambiente appoggia il progetto di Let's do it, ma promuove anche un'altra iniziativa propria chiamata "Puliamo il Mondo", organizzata ormai da 26 anni in Italia ogni ultimo weekend di settembre, con l'appoggio di numerosi comuni del paese.

Alcuni degli hashtag più utilizzati sui social network sono #WorldCleanUpDay#LetsDoit

Chi c'è dietro il World Cleanup Day?

"Il World Cleanup Day non appartiene a nessuno, è una giornata mondiale come tutte le altre, è sponsorizzata dalle Nazioni Unite", dice Johnny Azpilicueta di Let's Do it. Questa organizzazione è nata per iniziativa dell'imprenditore estone Rainer Nõlvak che, stanco dell'immobilismo su questo tema, ha deciso di creare un movimento nel suo paese.

Il 3 maggio 2008, più di 50.000 persone (4% della popolazione estone) sono uscite di casa per ripulire il loro paese in un giorno. Insieme hanno raccolto 10.000 tonnellate di rifiuti.

L'organizzazione ha segnato un traguardo importante con la più grande giornata di pulizia in Slovenia nel 2012. Hanno partecipato 250.000 persone e sono state raccolte 10.000 tonnellate di rifiuti illegali. L'iniziativa ha anche contribuito alla stesura di una mappa delle discariche illegali del paese.

"La raccolta volontaria ha la capacità di riunire le persone. E crea legami tra cittadini e autorità, comuni e organizzazioni che altrimenti non esisterebbero. Inoltre, le persone che partecipano a una raccolta saranno poi più attente rispetto al problema e getteranno meno rifiuti," dice Azpilicueta.

oceanconservancy.org
Mappa degli eventi di Ocean Conservancy per quest'annooceanconservancy.org

Non c'è gelosia da parte di Ocean Conservancy, organizzazione pioniera della raccolta volontaria dei rifiuti, proposta per la prima volta su una spiaggia del Texas nel 1986. Allison Schutes, direttore associato del programma "Trash Free Seas" dell'organizzazione, spiega che sono molto felici che gli organizzatori del World Cleanup day si siano coordinati con loro per celebrarla il 15 settembre per la prima volta in un'azione comune: "Siamo molto entusiasti dell'impatto che le nostre due organizzazioni avranno sul nostro oceano e sul nostro mondo, il nostro obiettivo è sempre quello che il movimento cresca."

Le due organizzazioni si sono riunite varie volte per organizzare la giornata.

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Il database Ocean Conservancy è senza dubbio uno dei più importanti al mondo per quanto riguarda il tipo di rifiuti che finisce nei mari e negli oceani di tutto il pianeta.

Secondo i dati forniti dall'organizzazione in questi 33 anni 13 milioni di volontari provenienti da più di 100 paesi hanno raccolto 113.000 tonnellate di rifiuti.

E' colpa dei cittadini o delle aziende che producono imballaggi?

Perché raccogliere la spazzatura che altri gettano via? E' colpa mia? Raccogliere i rifiuti è realmente una soluzione?

Alcune organizzazioni, come la filiale francese di Zero Waste, hanno deciso di dissociarsi dalla giornata mondiale della raccolta dei rifiuti. Credono che questa iniziativa sia utile per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema, ma non è sufficiente, poiché il loro credo non è la raccolta dei rifiuti, ma una vita che generi il minor numero possibile di rifiuti.

Chiedono pertanto ai cittadini di impegnarsi a "mantenere il mondo pulito" per tutto il resto dell'anno.

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World Cleanup Day/ Let's Do It World
Una raccolta in UcrainaWorld Cleanup Day/ Let's Do It World

Di recente, un servizio televisivo pubblico francese ha rivelato i legami talvolta oscuri tra alcune organizzazioni di raccolta volontaria dei rifiuti e le imprese che producono la maggior parte dei rifiuti.

Le lobby degli imballaggi e dei cibi e bevande confezionati, che producono alcuni dei rifiuti più comuni, spesso creano associazioni volontarie di pulizia con l'obiettivo di discolparsi e, soprattutto, incolpare i consumatori per il problema dei rifiuti.

Infatti il documento rivela che a Bruxelles il lobbista che difende i produttori di imballaggi è anche vicepresidente di un'associazione che mira a pulire l'Europa (Clean Europe Network).

Secondo Azpilicueta l'obiettivo della giornata mondiale della pulizia e la sua filosofia sono "integrazione radicale", sono quindi benvenuti tutti coloro che sostengono l'iniziativa.

Alcune grandi aziende sono tra gli sponsor sia del World Cleanup Day che di Let's do it. Ma a prima vista, non ci sono aziende del settore che generano la maggior parte dei rifiuti, come gli imballaggi, le bevande o i fast food.

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Azpilicueta spiega che Let's do it crede nell'"empowerment" dei cittadini e nella loro capacità di decidere: Ii problemi causati dagli industriali ci sono, ma la decisione di ciò che compriamo e dove lo smaltiamo viene da ciascuno di noi".

World Cleanup Day/ Let's Do It World
140 accendini al metro quadro su una spiaggia tailandeseWorld Cleanup Day/ Let's Do It World
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