Il vicepresidente americano Pence è arrivato in Israele

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Di Euronews
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E Netanyahu già approfitta per lanciare una frecciata ad Abu Mazen: "chi rifiuta di parlare di pace con gli americani, in realtà non desidera la pace".

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Dopo Cairo e Giordania, è arrivato il momento più atteso e delicato nella visita che sta portando il vicepresidente americano Mike Pence in giro per il Medio Oriente.

Pence, che in serata è atterrato nell'aeroporto di Tel Aviv, ¨è infatti il primo alto funzionario americano a visitare la regione dopo l'annuncio di Donald Trump che a dicembre provocò un terremoto nel mondo arabo e palestinese. 

"Discuterò di due cose con lui: di pace e di sicurezza" ha annunciato in serata il premier isaraeliano Benjamin Netanyahu. "E riguardo alla pace, ho un messaggio per Abu Mazen: non esiste alternativa alla leadership americana nel processo diplomatico. Chiunque non sia pronto a parlare di pace con gli americani, in realtà non desidera la pace".

Non sembrano pensarla così nei territori palestinesi: a Betlemme, nella piazza della natività, un gruppo di manifestanti ha calpestato e dato alle fiamme alcuni poster raffiguranti il volto di Mike Pence: la sua visita in Medio Oriente era in calendario da ben prima del controverso annuncio di Trump, finendo per slittare proprio a causa dei disordini che ne seguirono.

Il vicepresidente, che assicura che Trump saprà rilanciare il processo di pace, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente egiziano al sisi e re Abdallah di Giordania: all'indomani dell'annuncio di Trump, entrambi presero parte a un vertice d'emergenza con il leader palestinene Abu Mazen 

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