Visita di Netanyahu a Bruxelles

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Di Simona Volta
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Al centro dei colloqui con l'Unione europea la questione Gerusalemme. Le posizioni di Israele e Bruxelles restano distanti

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Sorrisi, strette di mano e baci. Il capo della diplomazia europea accoglie così Benjamin Netanyahu arrivato a Bruxelles dopo la tappa a Parigi e l'incontro con il presidente francese Emmanuel Macron.

Ma la posizione di Federica Mogherini e dell'Unione europea sulla questione Gerusalemme resta diametralmente opposta a quella del premier israeliano.

"Crediamo - dice Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza - che la sola soluzione realistica al conflitto tra Israele e Palestina si basi su due Stati con Gerusalemme capitale di entrambi: lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina con i confini del 1967. Questa è la nostra posizione consolidata e continueremo a rispettare il consenso internazionale su Gerusalemme".

Netanyahu dal canto suo, forte dell'appoggio degli Stati Uniti, non arretra di un millimetro e ribadisce quanto già affermato all'Eliseo, convinto che la realpolitik alla fine prevarrà.

"Penso che il Presidente Trump - ribatte Netanyahu - abbia messo sul tavolo i fatti: la pace è basata sulla realtà, credo che tutti, o la maggior parte dei Paesi europei aprirà le loro ambasciate a Gerusalemme, riconoscerà Gerusalemme come capitale di Israele e collaboreranno con noi per la sicurezza, prosperità e pace ".

Il colloquio tra i ministri dell'Unione europea e il premier israeliano non si annunciano affatto in discesa. Facile immaginare che alla fine dell'incontro la distanza tra le due parti rimarrà identica.  

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