Barcellona: uno degli arrestati ammette che la cellula progettava un attacco ancor più grave

Barcellona: uno degli arrestati ammette che la cellula progettava un attacco ancor più grave
Di Cinzia Rizzi
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I terroristi stavano preparando un attentato ancora più grave a Barcellona. La conferma è arrivata da Mohammed Houli Chemlal, uno dei 12 componenti della cellula, comparso in tribunale a Madrid insieme agli altri tre arrestati: Driss Oukabir, Salh el Karib e Mohammed Allaa.

Chemlal, rimasto ferito nell’esplosione del covo di Alcanar, ha parlato per primo e per oltre un’ora, rivelando che il ‘‘piano A’‘ era un attacco dinamitardo con l’esplosivo a base di perossido di acetone (TATP), noto anche come ‘madre di Satana‘, che stavano preparando nella casa saltata poi in aria.

Intanto emerge dalle indagini che l’imam Abdelbaki El Satty, considerato la mente del gruppo, avrebbe dovuto essere espulso dalla Spagna nel 2014, una volta scontata la pena per traffico di droga. Il marocchino avrebbe però vinto in appello, restando così nel Paese.

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