Una giornata storica per il Venezuela.
Così il governo del Paese che saluta l’esito delle elezioni di domenica per designare l’Assemblea costituente.
Stando ai dati ufficiali oltre 8 milioni di cittadini hanno partecipato alla consultazione, circa il 41% degli aventi diritto, per nominare i 545 membri dell’assemblea incaricati di redigere una nuova Carta fondamentale.
Nicolas Maduro, presidente del Venezuela:
“C‘è stata una grande partecipazione, chiunque abbia occhi può vedere. L’oligarchia non ha occhi né orecchie per la gente. Che è sempre stata invisibile. Non ci interessa l’opinione di questa oligarchia, ci interessiamo alla realtà del popolo”.
Il voto si è svolto tra disordini e scontri che hanno fatto almeno 14 morti. E già domenica sera gli oppositori del regime chiedevano di manifestare anche questo lunedì e mercoledì, giono dell’insediamento dell’Assemblea.
Julio Borges, presidente del parlamento:
“Il governo è stato sconfitto; qualsiasi cosa l’Assemblea costituente faccia né il popolo venezuelano né la comunità internazionale la riconoscerà.
Si tratta di un governo autoritario e incostituzionale; oggi i venezuelani hanno vinto: hanno dimostrato di essere liberi e determinati nel conquistare la democrazia”.
L’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley ha dichiarato: il Venezuela ha fatto un passo verso la dittatura.
Mentre Washington, che ha inflitto sanzioni finanziarie a 13 esponenti del precedente e dell’attuale governo venezuelano,minaccia du di prenderne delle altre.
Il Venezuela è sull’orlo del collasso economico, l’80% dei venezuelani disapprova la gestione del presidente Maduro, stando all’istituto di statistica Datanalisis.
Convocando un’assemblea costituente, Maduro cercherebbe di prendere tempo evitando le elezioni che decreterebbero la fine del Chavismo.