L'ex generale nel 2015 andò sotto compenso a una serata di gala della tv russa senza essere autorizzato dal dipartimento della difesa
Il Pentagono ha aperto un’inchiesta sull’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Mike Flynn, l’uomo costretto a lasciare l’incarico pochi giorni dopo la nomina per contatti fuori dal protocollo con l’ambasciatore russo.
Gli viene contestato un fatto risalente al 2015 e si tratta ancora di relazioni pericolose con Mosca: Flynn, ai tempi generale in pensione, avrebbe accettato senza previa autorizzazione del dipartimento della difesa, pagamenti dalla tv filogovernativa Russia Today. Il portavoce della Casa bianca Sean Spicer dice: “Il problema è che è stato rilasciato un certificato di sicurezza sotto l’amministrazione Obama nella primavera del 2016 ma i fatti risalgono al dicembre del 2015”; quindi, fa intendere la Casa bianca, la mancanza è della precedente amministrazione e non della nuova.
Nel mirino la partecipazione sotto compenso di 33mila dollari a una serata di gala della tv russa in violazione del divieto che impedisce anche agli ex ufficiali di ricevere tali compensi, se non autorizzati.
Il legale di Flynn sostiene che il suo assistito ha comunicato tutto a chi di dovere, prima e dopo l’evento.