Arrestato l'erede Samsung, la tangentopoli di Seul fa tremare la Corea del Sud

Arrestato l'erede Samsung, la tangentopoli di Seul fa tremare la Corea del Sud
Di Salvatore Falco Agenzie:  Afp
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Lee Jae-Yong arriva accompagnato dalla moglie nel centro di detenzione di Seul.

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Lee Jae-Yong arriva accompagnato dalla moglie nel centro di detenzione di Seul. L’erede del colosso Samsung è stato arrestato con l’accusa di corruzione, falsa testimonianza e appropriazione indebita.

Avrebbe pagato una tangente da 35 milioni di euro a una società di Choi Soon-Sil, braccio destro della presidente deposta, Park Geun-hye, rappresentante di un culto sciamanico e ribattezzata la ‘Rasputin’ sudcoreana.

“L’arresto del proprietario di Samsung causerà non solo perdite all’azienda, ma comporterà anche un costo sociale – sostiene Cho Chang-Hoon, professore di Economia della Sogang University – Tuttavia, il sistema giudiziario della Corea del Sud ha dato dimostrazione che la legge è uguale per tutti. Questo, nel lungo periodo, darà l’opportunità alla Corea del Sud di aumentare la propria credibilità”.

Samsung rappresenta il 20% del Pil della Corea del Sud e ha già provocato la chiusura in negativo, questo venerdì, della Borsa di Seul. Il mese scorso, la Corte centrale distrettuale aveva respinto la richiesta d’arresto della Procura speciale. Il sì alla detenzione arriva alla luce di una accusa penale e di nuove prove.

“Mi aspettavo che questa volta fosse ordinato l’arresto – dice Lee Hyun-Sook, una residente della capitale sudcoreana – Perché avrebbero dovuto farlo già dopo il primo interrogatorio. Adesso c’erano tutte le prove e la legge è giusta. Ottimo lavoro Procura speciale”.

“Quest’arresto è una vergogna – sostiene un abitante di Seul, Seo Jong-Seok – Inizialmente le indagini della procura speciale dovevano riguardare la Presidente Park Geun-hye, ma – a mio parere – non sono riusciti a trovare nulla contro di lei e quindi hanno arrestato Lee. Le ripercussioni sull’economia del nostro Paese saranno enormi”.

I pubblici ministeri possono trattenere Lee Jae-Yong per 20 giorni prima di incriminarlo. L’erede Samsung guida la multinazionale dal 2014. Ed è proprio sul passaggio di consegne che si concentra l’attenzione degli inquirenti: la tangente avrebbe facilitato la successione familiare.

Via libera all’arresto Lee Jae-Yong In cella l’erede di Samsung La storia di una “Dinas… https://t.co/qy7yyvDRidpic.twitter.com/rYSRmdkRrS

— Corriere della Sera (@Corriere) February 17, 2017

b > Samsung in difficoltà dopo l'arresto del leader https://t.co/8ajfrNLBj7pic.twitter.com/dpe8A1xN7Z

— IlSole24ORE (@sole24ore) February 17, 2017

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