Svizzera: bocciato il referendum per anticipare l'uscita dal nucleare

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Gli elettori svizzeri hanno respinto il referendum con il quale i verdi chiedevano di chiudere prima del previsto le centrali nucleari nella Confederazione.

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Gli elettori svizzeri hanno respinto il referendum con il quale i verdi chiedevano di chiudere prima del previsto le centrali nucleari nella Confederazione.
Ha votato contro più del 54% dei votanti, seguendo quindi le indicazioni del governo e dell’imprenditoria elvetica.

La consultazione chiedeva di vietare la costruzione di nuove centrali e di limitare a 45 anni la vita dei cinque reattori esistenti.

Tutti i referendum simili in passato sono sempre stati bocciati.

La Confederazione aveva però già deciso di abbandonare progressivamente il nucleare: nel 2011, dopo il disastro di Fukushima, furono revocate le tre autorizzazioni in corso per nuovi impianti e stilato il calendario per la chiusura delle centrali esistenti, tra il 2019 e il 2034, mentre in parallelo si sviluppano le rinnovabili e si potenzia l’idroelettrica.
Anticipare lo stop, secondo il governo, avrebbe significato aumentare la dipendenza dal nucleare francese e dall’energia fossile.

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