'A nasty woman'. L'insulto di Trump alla Clinton diventa virale

'A nasty woman'. L'insulto di Trump alla Clinton diventa virale
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Di Simona Volta
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‘A nasty woman’.

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‘A nasty woman’. Complicato tradurlo in italiano. Ma il significato delle parole rivolte alla Clinton dal suo avversario potrebbe essere ‘una donnaccia’ o ‘una donna odiosa’. Di fatto l’insulto, utilizzato da Trump nell’ultimo confronto tv con la candidata democratica, è diventato virale.

Le sostenitrici di Hillary, tra cui diverse star, hanno indossato magliette con la scritta Nasty Woman. Una sorta di monito al miliardario. Quasi a dirgli: con quella frase hai insultato tutte noi e pagherai con il risultato delle urne. Negli Stati Uniti, si sa, tutto diventa business e il marchio NastyWoman è nato il giorno dopo che Trump ha pronunciato queste parole.

“La ragione principale per cui molte persone hanno comprato una maglietta – spiega Bob Bland, fondatrice di NastyWoman – è perché stanno pensando, che sarebbe divertente indossarla il giorno delle elezioni.’ E se dà alle persone un motivo per andare a votare, per me è ancora più emozionante, perché, si sa, per molti di noi queste elezioni non sono davvero entusiasmanti”.

Oltre a galvanizzare l’elettorato femminile, il marchio in sole 48 ore ha venduto 1500 tra magliette e tote bag. L’ideatrice ha spiegato che tutto il ricavato, finora circa 20.000 dollari, sarà devoluto in beneficienza.

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