Il Cda si spacca ma approva. Poco prima della riunione, le dimissioni di un esponente contrario: "Un progetto irrealizzabile. Rischi industriali e finanziari troppo elevati"
Via libera del Consiglio d’amministrazione di EDF al faraonico investimento nella centrale nucleare di Hinkley Point, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Orfano di un esponente contrario, che appena poco prima della riunione si era dimesso per manifestare il proprio dissenso, il Cda del colosso francese dell’energia elettrica si è spaccato ma ha finito per approvare il piano da 21,5 miliardi di euro. A dividere, proprio l’elevato ammontare della partecipazione di EDF che, dopo il ritiro di Areva ha rilevato oltre il 66% del progetto. 10 i voti a favore e 7 quelli contrari. Tra questi ultimi i 6 rappresentanti dei lavoratori.
Le conseil d'administration d'#EDF vote en faveur du projet nucléaire d'#HinkleyPoint. https://t.co/7Y22M6GkKQ
— France Info (@franceinfo) 28 luglio 2016
A marzo il direttore finanziario si era dimesso, parlando di “progetto irrealizzabile” e dai rischi finanziari e industriali troppo elevati. Incassato il via libera del Consiglio d’amministrazione, la firma che ufficializzerà l’accordo potrebbe arrivare in qualsiasi momento.
Why is the Hinkley Point nuclear plant so controversial? https://t.co/Pk4MYs8zW4
— The Independent (@Independent) 28 luglio 2016
Su richiesta del Comitato centrale d’impresa di EDF, sul caso sono stati aperti due procedimenti giudiziari: uno volto a ottenere ulteriori informazioni e dettagli sul progetto e l’altro per congelare tutte le delibere del Consiglio d’amministrazione.