La Francia ha effettuato i primi raid aerei contro il sedicente Stato Islamico in Siria, mentre la comunità internazionale appare sempre più divisa
La Francia ha effettuato i primi raid aerei contro il sedicente Stato Islamico in Siria, mentre la comunità internazionale appare sempre più divisa su come affrontare la minaccia jihadista.
Sei caccia da combattimento francesi hanno bombardato le postazioni dell’Isil a Deir El-zor, nella Siria orientale.
Lo ha confermato il presidente francese Francois Hollande da New York, dove si trova per partecipare al dibattito nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Abbiamo colpito questa mattina in Siria – ha detto Hollande – abbiamo preso di mira un campo di addestramento del gruppo terroristico Daesh, che minacciava la nostra sicurezza nazionale”.
E’ dall’8 settembre che l’aereonautica militare francese ha iniziato a effettuare dei voli di ricognizione sulla Siria per reperire obiettivi sensibili.
Una strategia che suscita perplessità in seno alla comunità internazionale. Ma lo scontro più aspro è quello tra Mosca e Washington, dopo che il presidente russo Putin ha denunciato come illegittimo e inefficace il sostegno americano ai ribelli siriani.
Il capo del Cremlino, che domani parlerà all’Onu e incontrerà poi il presidente statunitense Obama, ha ribadito il suo appoggio al regime siriano, affermando che gli sforzi per combattere i jihadisti debbano necessariamente coinvolgere anche il contestato Bashar Al Assad.