Il fuoco devastò il Montiferru, per Procura nessun colpevole

Oristano, unica parte offesa annuncia opposizione a archivizione
Oristano, unica parte offesa annuncia opposizione a archivizione
Di ANSA

(ANSA) – ORISTANO, 05 APR – Solo nei prossimi giorni il gip
del Tribunale di Oristano deciderà sulla richiesta di
archiviazione presentata dalla sostituita procuratrice Sara
Ghiani a conclusione dell’inchiesta sul maxi rogo – il più
esteso mai registrato in Sardegna – che tra il 24 e il 25 luglio
del 2021 devastò 13mila ettari del Montiferru, nell’Oristanese,
distruggendo aziende agricole e abitazioni. Entro 20 giorni
l’unica persona che si è costituita parte offesa, l’avvocato
Rafaele Cocco – le fiamme arrivarono sino alla sua casa – ha
annunciato che si opporrà alla richiesta della pm. “Attraverso la mia legale, la collega Serena Contini, abbiamo
fatto richiesta di una copia del fascicolo – spiega all’ANSA
l’avvocato Cocco – Vogliamo leggere gli atti. Abbiamo molte
perplessità sul fatto che la macchina dei soccorsi in quei
giorni non sia partita immediatamente”. Per la Procura invece,
supportata da una maxi consulenza, non ci sono responsabili per
quella devastazione: in sostanza, nella macchina dei soccorsi e
nelle procedure di intervento per limitare i danni non ci furono
falle. Il mega incendio fu innescato dal rogo di un’auto sulla
strada provinciale tra Bonarcado e Santo Lussurgiu. A causa del
caldo e del vento alcuni tizzoni “ripresero vita” alimentando un
nuovo fronte di fuoco che raggiunse Santu Lussurgiu e a seguire
Cuglieri e Scano Montiferro. Per due giorni nella zona furono
evacuate centinaia di abitazioni e aziende agricole mentre tutto
il territorio fu ‘bombardato’ dai getti d’acqua dei mezzi aerei
della flotta regionale e nazionale, impegnati insieme a decine
di uomini a terra per domare le fiamme. Spento il fuoco scattarono le indagini coordinate dall’allora
procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso e affidate al corpo
forestale. Completati gli accertamenti, gli investigatori
esclusero il dolo ma l’inchiesta proseguì sul versante dei
soccorsi, la tempestivittà degli interventi e il numero delle
forze in campo. Secondo la Procura, a causa delle particolari
condizioni meteo anche l’intervento di più mezzi e uomini non
avrebbe limitato i danni. Da qui la richiesta di archiviazione.
(ANSA).

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