Al grido di “Let’s Go Swim”, andiamo a nuotare, un migliaio di persone ha protestato contro la brutalità della polizia nella cittadina texana di
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Al grido di “Let’s Go Swim”, andiamo a nuotare, un migliaio di persone ha protestato contro la brutalità della polizia nella cittadina texana di McKinney, a nord di Dallas, dove venerdì scorso è stata sfiorata la tragedia durante una festa di ragazzini in una piscina comunale.
#McKinney #McKinneyPolice #ChargeHim paid leave is a slap in the face!! pic.twitter.com/hJIV5QhHog
— Layla Evette (@laylaevette) June 9, 2015
Hands up, Don't shoot #McKinney #BlackLivesMatter pic.twitter.com/GEZIwqcqQS
— Joshoncé (@deliciousoda) June 9, 2015
Girato con un telefonino, il video che mostra l’agente Eric Casebolt mentre sbatte a terra una ragazza di colore in costume da bagno ed estrae la pistola per tenere a bada i compagni che tentano di difenderla è stato visto milioni di volte su Youtube.
“Il nostro amico che ha girato il video era lì, ma è bianco, e nonostante fosse proprio davanti all’agente, quest’ultimo non lo ha degnato di attenzione, mentre non smetteva di urlare ai ragazzi di colore”, racconta Aryana Rhodes, presente alla scena.
Casebolt, che nel 2008 venne nominato poliziotto dell’anno, è stato sospeso, in attesa che un’inchiesta ne certifichi le responsabilità.
La ragazza gettata a terra è la quindicenne Dajerria Becton, che ha fornito la sua versione dei fatti L’episodio sembra inserirsi in una lunga lista che documenta gli abusi della polizia statunitense nei confronti della comunità afroamericana, con esiti spesso letali.