Il Pakistan è in lutto, un lutto che durerà tre giorni dal punto di vista istituzionale, molto di più per la società sconvolta dal massacro di
Il Pakistan è in lutto, un lutto che durerà tre giorni dal punto di vista istituzionale, molto di più per la società sconvolta dal massacro di bambini avvenuto a Peshawar.
Mentre le salme venivano inumate, sui social network comparivano le fotografie dei componenti del commando che ha attaccato l’istituto. Il governo e l’opposizione, uniti, promettevano lotta senza quartiere al terrorismo:
“Porterremo avanti questa guerra finché ci sarà anche un solo terrorista sul nostro territorio – ha detto il premier – : oggi possiamo apprezzare il sentimento che ha reso possibile per il governo riunire su una piattaforma tante parti politiche”.
Il governo ha sospeso la moratoria sulla pena di morte per gli atti di terrorismo, e subito il presidente ha rifiutato la grazia a otto condannati. I Taleban afghani, e anche quelli di Hafiz Gul Bahadur, nel Waziristan, hanno condannato l’attacco perpetrato da altri talebani, quelli del TTP, che hanno minacciato nuove azioni. Due esplosioni si sono sentite presso una scuola femminile a Dera Ismail Khan, ma senza vittime: l’istituto era chiuso per il lutto nazionale.
